Quando l’arte si fa in LIS (Lingua dei segni italiana)

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Si svolgerà nei giorni 16 – 17 e 18 dicembre 2022, nella splendida cornice del teatro Paisiello di Lecce, il primo festival regionale degli artisti sordi. Per l’occasione abbiamo posto qualche domanda al Dott. Dario Palazzo, autore del libro “Il mio cammino verso la comunità sorda” ed. La Matrice, persona orgogliosamente sorda, coordinatore del festival regionale degli artisti sordi e dirigente dell’ENS (Ente Nazionale Sordi) di Puglia. Un sentito ringraziamento va alla Dott.ssa Arianna Rizzo, interprete LIS.

Come nasce l’idea di organizzare un festival per artisti sordi?

Ho avuto varie esperienze sia a livello regionale, nazionale che internazionale. Ho voluto realizzare un festival per artisti sordi qui in Puglia, perché non c’è mai stato. La scelta della città di Lecce è stata determinata dal suo legame storico con la Comunità sorda, ricordiamo l’Istituto Filippo Smaldone per le fanciulle sorde, fondato nel 1885. Fino ad oggi gli artisti sordi in Puglia non hanno avuto grande visibilità, ecco perché è importante lanciare un messaggio forte, proprio partendo da Lecce. Ci sarà il servizio d’ interpretariato LIS, e saranno invitate alcune personalità provenienti anche da fuori regione, ognuna con le proprie caratteristiche. Ci sarà il mimo clown, il mago, il ballo, la pizzica, la partecipazione di un profugo sordo, che porterà la sua performance dance oriental, le canzoni in LIS, il rapper Brazzo. È straordinario come ognuno di loro abbia la capacità di percepire la musica, nonostante la sordità, grazie alla forza della vibrazione. Questa è un’occasione molto importante per gli udenti, per scoprire il mondo dei sordi. Un sentito grazie anche all’ENS di Lecce per la collaborazione con noi dell’ENS regionale. Dunque, siamo giunti alla realizzazione di questa prima edizione, con la speranza e l’augurio che sia solo l’inizio di un percorso.

Si sente rappresentato a livello politico?

L’ENS nazionale, fondato nel 1932, per statuto è apartitico. Fino ad ora, non ha mai avuto problemi di dialogo in ambito politico. Per quanto riguarda i diritti, nel corso degli anni abbiamo assistito ad un bel cambiamento. Oggi c’è una grande attenzione per la scuola, l’interpretariato e l’Università, e in un certo senso, la vita quotidiana dei sordi si è come “sbloccata”. Ricordiamo che il riconoscimento della Lingua dei Segni in Italia è avvenuto il 19 maggio 2021 con il Decreto Sostegni articolo 34 bis << La Repubblica riconosce, promuove e tutela la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e la Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST)>>.

Cosa si aspetta da questo festival regionale degli artisti sordi?

Per me questo Festival ha un’importanza enorme, perché è un inizio, un’apertura della Comunità sorda nei confronti degli udenti. Vogliamo dimostrare che “ci siamo ed esistiamo”. La lingua dei segni è già stata riconosciuta a livello nazionale, ma in questa Regione bisogna ancora continuare a lavorare e fare opera di divulgazione, in modo tale, che si forniscano i giusti strumenti per l’inclusione e si consenta a tutti e tutte di comprendere il vero significato della parola accessibilità.