“Donne per le donne”, inaugurato a Lecce il nuovo mosaico tutto al femminile

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Nel pomeriggio di Mercoledì 22 Settembre, alle 17  si è svolta a Lecce lo svelamento del mosaico “Donne per le donne”, realizzato sul muro che delimita Parco Tafuro dal terrapieno della ferrovia, accanto a un altro mosaico, intitolato “R-Esisto”, dipinto di recente da alcuni giovani migranti dell’Africa e del Medio Oriente.
“Donne per le donne” è un mosaico di 20 mq che raffigura i volti di alcune donne simbolo di coraggio e lotta per la libertà: parliamo di Lady Diana, un’icona di stile vicina ai più fragili, di Madre Teresa di Calcutta, simbolo dell’accettazione e dell’accoglienza della diversità, della velocista somala Yusuf Omar morta nel 2012 in un naufragio nel Mediterraneo, durante il viaggio che avrebbe dovuto condurla in Europa, di Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ritratta in versione fanciulla e contemporanea, di Franca Viola, prima donna ad aver rifiutato il matrimonio riparatore e ad aver denunciato il suo stupratore, di Daniela Carrasco, attivista per i diritti umani, scomparsa in Cile nel 2019 (con ogni probabilità suicida) e di Emily Davison, una delle suffragette, di coloro che, per prime a cavallo tra Otto e Novecento, lottarono per il diritto di voto alle donne, di Clara Woods, giovane pittrice nata a Firenze, che nonostante la diagnosi di ictus perinatale, è riuscita a compiere un percorso di recupero straordinario e che pur non sapendo né leggere né scrivere, riesce a comunicare la sua personalità attraverso la pittura. Completano la rappresentazione altre due donne: una di colore che sorride, metafora di tutte le donne che riescono a realizzarsi e l’altra che urla con il mondo raffigurato sul volto.

La realizzazione del mosaico deriva da un’iniziativa del progetto SAM- StreetArtMosaic che ha visto convergere OpenArtLabs, Arci Solidarietà Lecce Coop. Soc., la Città di Lecce,  la Fondazione Banco di Napoli e Ferrovie dello Stato, proprietario del muro stesso, che ha sposato l’iniziativa sottoscrivendone lo scopo ed il significato e concedendo l’autorizzazione all’installazione nella consapevolezza di ornare un luogo di convivialità con un messaggio che rappresenti un momento di riflessione per chi di passaggio. Questa partnership era indirizzata ad uno scopo comune: quello di realizzare un’opera che potesse abbellire uno dei quartieri più vissuti della Città di Lecce, il quartiere “Leuca” e che potesse, allo stesso tempo, avere un significato forte, quello di rimarcare l’importanza della tutela dei diritti delle donne in un mondo che ancora troppo spesso li calpesta o si mostra indifferente. C’è inoltre una particolarità: si tratta di un mosaico PER le donne, realizzato interamente DA donne. L’opera è stata infatti creata da Donatella Nicolardi, vicepresidente di OpenArtLabs in collaborazione con le studentesse dell’Accademia delle Belle Arti di Lecce, presso cui lei è docente, e con le rifugiate dei progetti di accoglienza SAI gestiti da Arci Solidarietà Lecce Coop. Sociale.

La cerimonia di inaugurazione si è tenuta con l’amministrazione di Lecce, rappresentata dal sindaco Carlo Salvemini e dalle assessore Silvia Miglietta e Rita Miglietta; con la campionessa paralimpica Grazia Turco; con Marianna Izzo, della Fondazione Banco di Napoli; con Giuseppe Macchia, di Ferrovie dello Stato; con Donatella Nicolardi e con Anna Caputo, vicepresidente di Arci Solidarietà, che ha commentato l’iniziativa “La scopertura del mosaico che Donatella Nicolardi ha dedicato alle donne è stata una grande emozione, ancor più con la presenza delle bambine, delle/degli scout e delle giovani rifugiate. Quest’opera, che con ogni viso racconta una storia importante, partendo da Liliana Segre per arrivare fino al profilo di una donna Masai, è un altro tassello per la costruzione di una città bella, ricca di sensibilità, accessibile, solidale” e di fatto, anche se un mosaico non basta per cambiare le cose, oltre a essere una meravigliosa opera d’arte e a omaggiare donne che hanno lasciato il segno nel corso della storia, è uno strumento utile a far riflettere e sensibilizzare sull’importanza della donna, una figura ancora troppo sottovalutata e bistrattata.