Lecce, piazzale Cuneo: “Basta ingiustizie, vogliamo regole anche per chi amministra le case popolari”

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Lecce – La valorizzazione e la rigenerazione urbana devono partire dalle case popolari, beni comuni a tutti gli effetti, coinvolgendo la comunità locale e attivando i talenti del territorio.
Un progetto nell’ambito dell’abitare collaborativo, completato e ideato da pochi mesi a Lecce grazie all’unione tra più esponenti.
Il primo è stato un condominio, diciotto famiglie ed un progetto di rigenerazione urbana che parte dalle case popolari e i loro abitanti. Luca Russo insieme a Giovanni Gallo e Elena Ottomano, sono gli ideatori del progetto realizzato per i residenti di piazzale Cuneo, un’idea che cresce e prende sempre più forma grazie alla continua collaborazione e professionalità della struttura di Confintesa Lecce, dei percorsi di recupero amministrativo/legale mediante un’equipe di professionisti che espletano i loro servizi gratuitamente per il bene comune e per le famiglie più bisognose.
“Negli ultimi tempi il tema della rigenerazione urbana e valorizzazione dei beni comuni è spesso all’ordine del giorno – dichiara Luca Russo – ma si parla poco del fatto che anche le case popolari sono a tutti gli effetti un bene comune, spesso situate in quartieri di grande marginalità anche se gestiti da Arca Sud. I condomini popolari possono diventare fulcro di rigenerazione, creando l’innesco per riattivare interi quartieri. Ma non si può fare rigenerazione urbana senza fare anche rigenerazione umana, coinvolgendo la comunità locale e valorizzandone i talenti”.
Nella giornata odierna si è svolta una riunione condominiale dove, grazie alla collaborazione e disponibilità dell’amministratore delegato alla gestione dello stabile, sono stati sollevati e risolti alcuni problemi che aiuteranno i residenti a godersi le proprie case in modo più tranquillo e sereno.
“Alcune volte basta solo un piccolo, ma prezioso supporto per dare la sufficiente sicurezza in se stessi e portare le persone a promuovere le idee ed a lottare per i propri diritti, senza sentirsi secondi a nessuno”, dichiara Elena Ottomano vicepresidente del Movimento in Libertà.
“Come è noto – asserisce il segretario alla sicurezza di Confintesa, Giovanni Galloil potere amministrativo rinviene sempre il proprio fondamento nella legge. Ciò significa che questo, essendo subordinato al principio di legalità, non è mai completamente libero, risultando anzitutto vincolato nel fine, in quanto finalizzato al perseguimento dei fini pubblici prestabiliti.
Il concetto di discrezionalità amministrativa, pertanto, viene utilizzato nel diritto amministrativo essenzialmente per descrivere uno dei due possibili moduli di interazione tra l’azione pubblica e la legge, per questo noi abbiamo l’obbligo di tutelare e andremo infondo a questi problemi”.