“Parco della memoria e dell’impegno” dedicato alle vittime di mafia

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Lunedì 13 novembre, nell’aula magna del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università del Salento, si è svolta la cerimonia di inaugurazione del “Parco della memoria e dell’impegno” dedicato alle vittime della mafia. Il Parco si trova proprio all’ingresso del Dipartimento, all’interno del complesso Ecotekne, situato tra Lecce e Monteroni. Al Parco, nel quale sono stati piantati cinquanta alberi tra querce e carrubi, ognuno dei quali è dedicato ad una vittima della mafia, vi è anche stata collocata la scultura sonora del noto artista salentino Salvatore Sava. Realizzata in acciaio inox e smalto, alle sue estremità presenta un particolare colore giallo fluo, ormai suo codice identitario, la sua forma richiama quella di un albero ramificato e al tocco umano o della natura vibra, produce un suono quasi ancestrale e di forte spessore emotivo. L’emblematico titolo scelto dallo stesso artista è: “Battiti…sempre”. “L’opera -dice Sava- nata per il Parco della memoria e dell’impegno, è stata ispirata dalle stesse piante presenti nel bellissimo giardino dell’Università e rappresenta un albero/cespuglio, sintesi tra una pianta di erba selvatica, la cicorina e i figli di un ulivo secolare, scomparso a causa della Xylella. Tale albero, spoglio come gli ulivi salentini, presenta numerosi fiori giallo-fluo che, sfiorati dal vento, emanano una serie di vibrazioni sonore. Essi rappresentano i battiti delle vittime, che continuano a pulsare tramite il cuore dei loro cari. Sono cuori speciali questi, unici, forti, che battono per due. Sempre…”.

Presenti alla cerimonia il Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche Luigi Melica che ringrazia tutti ed in particolar modo i parenti delle vittime e sottolinea la necessità di ricordare pur nella consapevolezza di rinnovare il dolore; il Responsabile del Progetto, premiato dalla Fondazione Falcone nel 2021, Nicola Grasso evidenzia l’importanza del Diritto, necessario per vivere bene in un contesto di legalità e di armonia, senza sopraffazione.

“Le vittime, non sono eroi, lavoravano per le istituzioni, ma hanno subito la violenza e la sopraffazione”.  Questo Parco ha una funzione maieutica, è un luogo dove poter trascorrere il proprio tempo non solo nella fruizione di uno spazio pubblico ma di riflessione; l’ideatore del progetto Salvatore Ciriolo, onorato ed emozionato nell’ assistere alla realizzazione di un’idea presentata tre anni or sono, dice: “Ricordare le vittime della mafia significa non tradire i sorrisi, presenti nelle loro foto. La mafia si sconfigge quando troviamo il coraggio di non voltarci dall’altra parte e sappiamo dire no”; il sindaco di Lecce Carlo Maria Salvemini invita a battersi sempre per la Libertà, citando anche Patrick Zaki, imprigionato per due anni per la sola pubblicazione di un post. Ancora Massimo Guastella nel presentare l’opera e il suo significato, partendo dal titolo, parla di sacralità laica e ricorda che la lotta alla mafia è prima di tutto lotta all’ignoranza, perché, come incalza Mauro D’Attis Vicepresidente della Commissione Antimafia “La mafia ha più paura di una scuola che dei giudici”. Infine, molto toccanti le parole dell’Ingegner Salvatore Borsellino, che esprime il suo rammarico per la sentenza, non condivisa ma da rispettare, della Corte di cassazione che spegne di fatto ogni speranza di verità e giustizia, una sentenza tombale, definitiva, che stabilisce l’assenza di colpevoli. Ancora molti altri interventi ad evidenziare quanto l’argomento sia da tutti sentito e condiviso. A sigillare l’inaugurazione del Parco, il taglio del nastro.

Laurea Triennale DAMS è attualmente iscritta alla magistrale di Storia dell’Arte. Socia fondatrice di "Palchetti Laterali", svolge attività di divulgazione teatrale e di tutoraggio per studenti con disabilità psicomotoria e sensoriale. In possesso del diploma di 1° Livello in LIS è anche esperta in Audiodescrizione

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