La sensibilizzazione ai tumori nell’era di Facebook

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TumoriLa lotta ai tumori passa anche dai social networks. “Andrò ad Amsterdam per 13 mesi”; “Andrò a New York per 4 mesi”; “Andrò in Germania per 29 mesi”. Sono solo gli uomini a commentare, cercando di capire il perché di uno status così bizzarro e ingannevole, mentre le amiche ridono sotto i baffi.

In realtà, dietro questi stati apparentemente dotati di senso compiuto e di significato, si nasconde una nuova campagna di prevenzione messa in moto per sensibilizzare gli utenti di facebook alla lotta contro il cancro al seno.

E funziona: nella rete italiana del social network, infatti, si nota un boom di sta­tus costruiti in questo modo. I Paesi e le città in questio­ne, dunque, non rappresentano le reali note località turi­stiche, e i diversi mesi a cui si fa riferimento non devono essere letti e considerati per così come appaiono: tutto nasconde un significato criptato, e tutto serve, come è già successo altre volte, a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema assai importante.

Il gioco è frutto di un messaggio virale che si diffonde tra gli utenti come un virus, e nello specifico, recita: Ok, belle fanciulle, è arrivato di nuovo il periodo di supportare la campagna per aumentare la consape­volezza di tutti in tema di cancro al seno. Vi ricordate il gioco dell’anno scorso? Ha visto una partecipazione tale di persone che siamo state persino citate nei telegior­nali e il continuo aggiornarsi degli stati sulle bacheche ha ricordato a tutti perché lo facciamo, e ha contribuito ad accrescere la consapevolezza di tutti in questo am­bito. Il giochino di quest’anno consisterà nello scrivere sul vostro stato il mese ed il giorno della vostra nascita nel modo seguente: ogni mese qui sotto elencato equi­varrà ad un Paese, e il vostro giorno di nascita equivarrà al numero di mesi in cui resterete in quel Paese. Ricordatevi di NON spiegare agli uomini che leggeranno il vostro status che cosa significhi quello che avete scritto… teneteli sulle spine! ^^ Vediamo fin dove arriviamo quest’anno: l’anno scorso quello del reggiseno ha fatto il giro del pianeta!!! Per favore, copiate ed incollate questo messaggio ed inviatelo a tutte le vostre amiche (per posta). Il giochino di quest’anno consisterà nello scrivere sul vostro stato il mese ed il giorno della vostra nascita nel modo seguente: ogni mese qui sotto elencato equivarrà ad un paese e il vostro giorno di nascita equivarrà al numero di mesi in cui resterete in quel paese. Esempio: se siete nati il 21 di gennaio la frase dovrà essere del tipo “Andrò in Messico per 21 mesi”. Qui sotto l’elenco dei mesi e dei loro corrispondenti paesi: Gennaio/Messico, Febbraio/Londra, Marzo/Miami, Aprile/Repubblica Dominicana, Maggio/Francia, Giugno/St. Petersburg, Luglio/Austria, Agosto/Germania, Settembre/New York, Ottobre/Amsterdam, Novembre/Las Vegas, Dicembre/Rio de Janeiro

La particolarità, anche quest’anno, è che il fenomeno nasce con l’intento di escludere dal gioco metà della po­polazione mondiale, quella di sesso maschile: agli uo­mini, dunque, deve essere tenuto nascosto il significato delle frasi per spingerli a chiedere delucidazioni in me­rito, e portarli a interrogarsi sulle proprie conoscenze circa la tematica affrontata.

Questa catena ha avuto origine negli Stati Uniti e in quasi tutti i Paesi ha assunto un significato fondamentale, come campa­gna di sensibilizzazione verso il tumore al seno. Susan Komen, una portavoce della fondazione per la lotta ai tumori al seno, ha fatto sapere che la sua istituzio­ne non ha avuto alcun ruolo nell’iniziativa, ma l’ha giudi­cata «un ottimo modo per far crescere la consapevolezza fra le donne: speriamo che reagiscano andando a farsi una mammografia».

Comunicare a un numero potenzialmente infinito di persone, in maniera semplice ed essenziale è la strategia che caratterizza gli stati su facebook, che ha già supportato altre volte campagne di sensibilizzazione simili, ed è riuscito nell’intento di spingere quanti più utenti possibili a riflettere at­torno a un particolare tema: la settimana dell’infanzia, l’abbandono dei cani, la prevenzione dell’osteoporosi e del tumore alla prostata, la lotta all’omofobia e le cam­pagne di sensibilizzazione attorno ai rischi collegati all’Aids. Si fa evidente, quindi, il ruolo, sempre più importante, di catalizzatore di mes­saggi e informazioni utili che il social network, sempre al centro di discussioni e polemiche, svolge per l’opi­nione pubblica. Una dimostrazione che, se utilizzato in maniera corretta e costruttiva, non è poi tanto negativo quanto si vuol far credere.

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