Duerive a Gallipoli: al via, il 17 giugno, la 2^ edizione del Festival delle Storie

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Gallipoli (Le) – Sabato 17 giugno avrà inizio, a Gallipoli, la seconda edizione del Festival delle Storie, palcoscenico per dare spazio e visibilità alle nuove voci della letteratura pugliese: ospiti del primo appuntamento saranno Giulia Maria Falzea e Giovanni Bitetto. I due autori, rispettivamente originari di Nardò e Terlizzi, incontreranno il pubblico presso la libreria Macarìa, dove presenteranno i loro ultimi lavori.

In particolare, Giulia Maria Falzea presenterà il suo romanzo “I cannibali” (Giulio Perrone Editore, 2023), una storia di madri e figli, di natura e quotidianità. Ad esserne protagonisti, Isidoro e Ira: lui un tanato-esteta di trentacinque anni, lei una bambina di sei. Ad accomunarli, il fatto di essere diventati orfani di madre alla stessa ora, lo stesso giorno. È così che tra i due, nonostante le differenze,  si instaura uno scambio fitto, che supera attraverso il linguaggio non verbale gli ostacoli posti da una comunicazione singhiozzante e difficile. Un viaggio che, dall’interno di una stanzetta, conduce più in là, fino ai meandri reconditi dell’inconscio, in un dialogo ininterrotto sulla maternità, la figliolanza e l’universalità di un dolore mutilato.

Giulia Maria Falzea, autrice del romanzo, non è una penna nuova nello scenario culturale pugliese; ha, infatti, già lavorato per «la Repubblica» di Bari e il Teatro Koreja di Lecce. È autrice dei testi teatrali Gul. Uno sparo nel buio, supervisionato da Giancarlo De Cataldo, Labito della festa, interpretato dal Théâtre de Girandole di Parigi, Lio minimo. Operetta elettronica per contentarsi di sé, prodotto da TRAC Puglia, e S-madonne, messo in scena da ZeroMeccanico Teatro. Con Claudia Gori è autrice di Anatomia dei Sentimenti, mentre altri suoi racconti sono su «Secret Garden» (Danilo Montanari Editore), «Musa e Getta» (Ponte alle Grazie) e altre riviste di settore. Scrive progetti artistici con diverse realtà, come: Ura Teatro e CoolClub. Un suo racconto fa parte dell’antologia Oltre il velo del reale. Lavventura dei racconti continua (Meridiano Zero Edizioni), che raccoglie i testi selezionati dal Premio Italo Calvino 2022.

A seguirla, nell’appuntamento di sabato, ci sarà Giovanni Bitetto con il suo “Sacro Niente” (Voland Editore, 2023); il racconto di un meridione dimenticato da tutti ma non da Dio, dove la morte, il lutto e l’amore si intrecciano ai piedi di un blocco di marmo, la statua di Padre Pio, che diventa portavoce delle esistenze di uomini e donne comuni. Non assolve, non giudica, può solo ascoltare. Ad esserne protagonisti, un padre, un figlio, un’amante, un autista, un barbiere; personaggi ordinari eppure universali, che confessano al santo i propri tormenti, le sofferenze, senza esitare su  peccati e abiezioni. Il sacro niente delle loro vite diviene un pretesto per scandagliare l’animo umano, per indagare a fondo pulsioni e sentimenti, nell’eterno tentativo di dare un senso all’esistenza.

Classe 1992, Bitetto è insegnante, scrittore e giornalista culturale. Ha scritto di letteratura e società per numerose testate online. Ricopre il ruolo di editor in “NEA Magazine”, rivista di letteratura e fotografia. Con il suo romanzo d’esordio Scavare (Italosvevo, 2019) ha vinto il Premio POP della Fondazione Mondadori.

Ha studiato Lettere moderne presso l’Università del Salento ed è stata allieva della Scuola Superiore Isufi. Attualmente, svolge un dottorato di ricerca in “Langue, Culture et Civilisation Italiennes” presso l’Université Côte d’Azur di Nizza, in co-tutela con l’Università L’Orientale di Napoli (dipartimento di Studi Internazionali). Le sue principali ricerche riguardano lo sviluppo dell’identità maschile nel mondo militare dell’Italia contemporanea, a metà tra la storia sociale, la storia della medicina e la storia giuridica. I suoi interessi l’hanno condotta a Dijon, presso l’Université de Bourgogne, dove ha trascorso un semestre di studio, e presso l’École française de Rome, dove ha svolto un periodo di ricerca. Tra gli altri interessi, annovera il giornalismo impegnato, la musica d’autore e il cinema indipendente.

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