A Trepuzzi un corso informativo destinato alla famiglia

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Trepuzzi (Le) – In occasione del 59° anno della Dedicazione della Parrocchia di San Michele Arcangelo a Trepuzzi, l’Associazione di Volontariato “Mani solidali” autoctona ha partecipato alla corona dei festeggiamenti presentando un Corso informativo destinato alla prima agenzia educativa, la famiglia.

L’evento si inscrive nella terza edizione degli incontri denominata “Scuola genitori” e propone il tema sempre scottante “Il maltrattamento nell’infanzia”.

La benedizione officiata dal Parroco Don Emanuel Riezzo ha dato una veste sacrale all’argomento attorno al quale si è aperto un dibattito moderato dall’avv. Cosimo Valzano, già sindaco di Trepuzzi ed esperto in Politiche sociali, nonché membro del Centro associativo promotore. La presidente, Anna Sava, pedagogista e formatrice ha salutato un parterre di rispetto focalizzando gli aspetti preminenti delle problematiche sociali pre e post covid in cui si è concentrato un aumento dei dati relativi alla violenza contro donne e minori. Per fare fronte agli effetti spesso  anche sommersi di tale realtà sussistente in ogni dove si intravede la possibilità di seguire un approccio sistemico-globale che abbracci non solo i servizi sociali ma tutti i soggetti sociali in cui si produce. Il coordinatore degli interventi ha fatto notare che i destinatari presenti possono valersi di incontri come il presente per essere maggiormente edotti circa i fenomeni sociali che prendono piede ad ampio raggio.

A tal guisa il dott. Valzano, esponendo i particolari dello spinoso contesto sia per i più giovani che per le loro “sedi” di provenienza, pone dei quesiti a Raffaele Longo, medico pediatra, che tra l’altro festeggia l’onomastico, non a caso il suo Santo protettore viene denominato medicina di Dio. I ragguagli del pediatra aprono un varco ai silenzi che non sono più proprio tali come accade nel mondo dell’abuso, della violenza che talora non appare ma esiste, è il caso di quella della donna che la incamera anche nella vita intrauterina. E a ciò aggiunge uno screening sulle fasce d’età secondo cui fino ai 18 anni i ragazzi occasionalmente sono costretti per negligenza altrui a subire. E gli autori, artefici per così dire del “male donato”, si trovano spesso e volentieri nelle dimore di crescita o negli ambiti di riferimento dei caregiver, riconosciuti come educatori.

Longo puntualizza come i fenomeni violenti abbiano un carattere trasversale cioè presenti in tutti gli strati della società, solo nei più elevati talora meglio generalmente occultati. E al cyberbullismo, alla tendenza all’incuria, al maltrattamento conseguente all’uso di chi “gestisce” un  minore avvezzo magari a dipendenze varie la risposta non è solo nei servizi di base esistenti. I mezzi di correzione dovrebbero condensarsi in una sorta di empatia e nell’obiettivo di vincere la tendenza a considerare scontato il bene, si dovrebbe cioè come “catechizzare” i rappresentanti dell’educazione e indurli a privilegiare nella loro importante funzione la buona pratica quotidiana, facendo sì che sia il modo abituale di essere per tutti.

E, come si conviene in tale dominio ad uno stretto osservante del giuramento di Ippocrate corredato da un fare squisitamente umano nel senso più intimo del termine, il dottor Longo cita la famosa frase del Vangelo nella quale così si esprime Gesù Cristo “Lasciate che i fanciulli vengano a me”. E grazie alla fine sensibilizzazione e generosità professionale dimostrata in un tempo pluriennnale sulla tematica, per di più mission di “Mani solidali”, il moderatore Valzano in nome dell’associazione rappresentata conferisce una targa di alto riconoscimento scientifico-sociale al dr. Raffaele Longo, già primario di terapia intensiva neonatale presso l’ospedale “V. Fazzi” di Lecce.