Salento & Dintorni – La chiesa dei miracoli

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A Galatone un edificio di culto, molto noto e simbolo della fastosa architettura barocca, è stato teatro di ripetuti eventi prodigiosi…e misteriosi.

La Chiesa del Santissimo Crocifisso della Pietà, santuario pontificio costruito – con l’impostazione architettonica di Frà Nicolò da Tequile – da più maestranze del Salento fra il 1683 e il 1694 sui resti di un’atra Chiesa seicentesca in precedenza crollata e decorato anche da Giuseppe Zimbalo, fu consacrato nel 1711 ed eletto a Santuario da Papa Pio VI nel 1796.

La facciata del tempio è in carparo e pietra leccese; l’interno è a croce latina e ivi campeggia uno sfarzoso altare maggiore, decorato con colonne; mentre, nelle varie cappelle laterali si possono ammirare le opere di alcuni pittori, come Aniello Letizia, Megha, Amorosi.

Invece, Aprile Petrachi di Melendugno nel 1696 ha realizzato l’organo, la cantoria, il portone e il soffitto in legno a cassettoni.

Funzione sia della Chiesa attuale che della precedentemente esistente è quella di custodire, affiancata dalle statue di San Francesco Saverio e di San Francesco di Sales, un’icona bizantina del SS. Crocifisso della Pietà, cui sono stati nel tempo attribuiti vari miracoli.

Eventi prodigiosi, di cui la traccia più evidente ed imperitura è un buco, che la pavimentazione non ha ricoperto, visibile quindi ancora oggi proprio all’ingresso della Chiesa, apertosi con la caduta dal tetto in costruzione di un operaio, miracolosamente rimasto illeso nel tragico volo.

Ma anche un’altra storia, che si racconta, ha dell’incredibile : la vicenda di Maria Manca, bellissima fanciulla del 1578, che rimase orfana di madre e vedova in brevissimo tempo a soli 24 anni.

La pia ragazza che si era votata a Gesù, facendo voto di castità, era concupita da Lupo Crisostomo, uomo di Soleto, che avrebbe voluto sposarla e che, pur di averla, chiese l’aiuto a un mago soletano.

Costui preparò un incantesimo, utilizzando un fungo, che la donna mangiò e che la indusse alla lussuria, facendola cadere nelle trame del suo spasimante, che riuscì a sposarla.

Purtroppo, subito dopo le nozze, Maria iniziò a coprirsi di piaghe e inspiegabilmente ad ammalarsi fra atroci sofferenze, senza che nessun medico riuscisse a guarirla e senza che il mago, interpellato nuovamente da Crisostomo, potesse annullare l’incantesimo.

Solo le incessanti preghiere di Maria riuscirono a salvarla, perché si narra che un giorno in campagna la Madonna porgesse alla donna un garofano, chiedendole di portarlo al suo Figliolo Gesù a Galatone, nel centro storico, dove vi era un’immagine del Cristo dell’estrema umiliazione, raffigurato con le spalle addossate ad un palo e le mani legate avanti.

Leggenda vuole che una sera il Cristo si animò al cospetto di una folla di fedeli in venerazione e che, subito dopo tale evento incredibile e dopo aver accettato il garofano portato da Maria Manca, le sue braccia apparvero legate dietro la schiena; mentre, Maria guarì completamente grazie all’intercessione del Cristo misterioso e la sua mano destra emanò per il resto della vita un profumo celestiale, sanando con il suo tocco numerosi ammalati.