Coronavirus: facciamo un po’ di chiarezza

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Contagi in aumento, con drastico peggioramento della situazione relativa al Covid-19 in tutta la Penisola. Tuttavia, anche se i numeri degli ultimi bollettini spaventano, cerchiamo di fare chiarezza: la maggior parte dei soggetti non ha sintomi e quindi non si può definire malato.

Punto secondo: è certo che queste persone sono state contagiate, cioè sono venute a contatto con il virus, ma non è detto che siano contagiose, cioè che possano trasmettere il virus ad altri. La trasmissione della malattia dipende, dunque, dalla carica virale: se alta scatta la diffusione del virus, se bassa no.

Come saperlo? Al momento, con i test a disposizione non è possibile stabilirlo in tempi utili per evitare i contagi.
Il dato che comunque veramente conta è sapere quante persone arrivano in terapia intensiva: è questo numero che dà la reale dimensione della gravità della situazione.

Per quel che riguarda l’impennata dei casi, ad influire è stata la riapertura delle scuole. Il problema, tuttavia, non è la scuola in sé, ma sono i trasporti pubblici su cui milioni di studenti hanno cominciato a circolare.

Un nuovo lockdown generalizzato, forse, sarebbe un suicidio per l’economia del Paese e per l’educazione dei giovani, che rappresentano quello che comunemente definiamo “futuro”, e ciò vorrebbe dire che malati, affetti da altre patologie, specialmente tumori, non avrebbero accesso alle cure.