Turismo e sostenibilità uguale a profitto: un convegno sul tema nei giorni scorsi a Lecce

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Lecce – E’ una novità l’inclusione del training delle competenze trasversali nel programma scolastico? Per il PCTO, acronimo di “Percorsi, Competenze trasversali e Orientamento”, NO e a questo c’è da aggiungere la selezione professionale.

Cosimo Curto

Se n’è parlato approfonditamente in un convegno, patrocinato dalla Regione Puglia e Confindustria Lecce, svoltosi presso l’hotel Tiziano a Lecce lo scorso 26 novembre. Sono intervenute personalità di spicco del settore, dal presidente di Arfotur srl, ente di formazione accreditato dal Miur, il prof. Cosimo Curto, novolese d’origine ma da molti anni professionalmente impegnato e residente a Milano, il dott. Giovanni Serafino, responsabile della Federturismo presso Confindustria Lecce, il dott. Giuseppe Abbatepaolo in rappresentanza dell’ AIDT Puglia (Associazione italiana Distribuzione Turismo) e il direttore di “Welcome Lecce”, il dott. Elvino Politi. A chiudere i lavori (in collegamento telefonico da Verona)  l’assessore regionale Sebastiano Leo.

Il convegno è stato moderato dal direttore responsabile di Paisemiu, Antonio Soleti.

L’impianto della rivisitazione turistica è sulla falsariga del progetto di alternanza Scuola/Lavoro. La pianificazione degli stages aziendali sulla base dell’offerta formativa è una conditio sine qua non per sottolineare l’urgenza della preparazione per l’ingresso, ed essere al passo con i tempi, nel mondo del lavoro. Lo sviluppo sostenibile del territorio, il turismo responsabile, inteso non alla mercè della improvvisazione, ma che si identifichi con una particolare attenzione all’ecologia, alla tutela dell’ambiente e alla scoperta della cultura locale non sono chimere ma argomentazioni sulle quali affacciarsi e dibattere.

E’ nello sviluppo delle competenze trasversali nella scuola la promessa per il futuro di un turismo anche di casa nostra. Tali posizioni, improntate ad una consonante innovazione tecnologica, appaiono esempi virtuosi di nuove professioni o esperienze professionalizzanti nel campo del turismo, tra operatori, fornitori e servizi. E non solo, l’incontro verte sulla proposta diventata una sfida nell’ambito e nel confronto scuola e impresa rivolta a scuole secondarie di II grado e alla rete delle imprese salentine. Gli obiettivi sono previsti dall’Agenda 2030 dell’ONU per la promozione della realtà produttiva nonché il bene comune. Persiste tuttavia la difficoltà nel tradurre nella pratica i principi ispiratori del PCTO per carenze addebitabili alla scuola per la scarsa presenza di figure professionali ad hoc. Per costruire questa impalcatura si arriverebbe a realizzare servizi che significano profitto nel mercato del lavoro e nel settore della green economy.

Cosimo Curto vede nella presenza degli stakeholders, i soggetti che si occupano del didentro in una impresa,  la risoluzione effettiva del sistema relazionale turistico. Occorre ripensare dunque all’accoglienza turistica, tenendo conto degli scopi di cui si parla nel “futuro turistico o turismo del futuro”, secondo Giovanni Serafino, imprenditore e tour operator. Il pragmatismo, a detta del relatore, è l’ordine assiomatico con cui ripartire, con lungimiranza, considerate le migliaia di dimissioni volontarie registrate in Italia. Nel dialogo tra strutture appare vitale, come ha focalizzato il moderatore Antonio Soleti, affrontare il tema della comunicazione nei meandri della galassia turistica. Ciò riguarda nello specifico l’assetto con cui pilotare l’informazione e la sua divulgazione in un mondo che a volte, non interfacciando gli aspetti di criticità, finisce con il vivere la digitalizzazione come una realtà asettica nel campo esperienziale. Questa rivoluzione cominciata con l’utilizzo di tecniche provate e vincenti, come il problem solving, la trasmissione della passione e curiosità, sembrano essere, come afferma Giuseppe Abbatepaolo, l’inizio di una modalità di concepire il rapporto tra le concrete fasi che rendono il prodotto finito, come ad esempio gli spettacoli culturali e il conseguente indotto, nonchè il rapporto che inizia con gli artisti continuando con il contesto logistico e quant’altro. A rendere perfetta questa visione c’è il rispetto delle leggi che disciplinano l’attività turistica, che dovrebbero essere prese alla lettera. Elvino Politi ritiene ciò di basilare importanza ai fini del movimento efficace della macchina organizzativa. Si tratta in definitiva di “praticare la vera globalizzazione “ per l’assessore Leo Sebastiano che guarda ad una soluzione della realtà in termini continentali. Dunque è questo un auspicabile disegno sulla scorta di una rinascente economia per vincere la disoccupazione? Non è molto, ma già qualcosa.