Novoli, giovani talenti crescono. Per Mattia Miglietta la musica è solo una grande e forte emozione (2)

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Mattia Miglietta 1Novoli (Le) – I talenti musicali sono un orgoglio per la comunità novolese e per tale ragione Paisemiu.com ha già dato spazio e visibilità a vari cantanti emergenti nella musica rap.

Oggi, però, la nostra attenzione si rivolge ad un cantante più tradizionalista: Mattia Miglietta. 

Mattia, classe’95 e novolese DOC, ha alle spalle varie esperienze musicali e tanta voglia di fare e, volentieri, si è concesso alle nostre domande.

Mattia, sei ancora molto giovane ma sicuramente avrai anni di studi: quando hai cominciato a dedicarti a questa passione?

Ricordo bene il giorno in cui ho capito che avrei voluto fare il cantante. Avevo 12 anni e, un po’ per gioco, eseguii una canzone ad un matrimonio; col tempo poi ho capito che per me il canto non costituiva un semplice hobby, ma era una forza che sentivo dentro di me e mi emozionava farlo. Così ho deciso di chiedere ai miei genitori di iscrivermi ad una scuola di canto. Il mio percorso di studi è stato tracciato da tre docenti diversi tra cui l’ultimo in ordine di tempo è il noto Nando Mancarella.

Mattia Miglietta 2Cos’è per te la musica?

La musica è la mia stanza del relax. In lei ritrovo me stesso e i miei sentimenti, dove esplodo  a colpi di ottave oppure a lacrime che cadono dagli occhi per l’emozione e per ricordi che mi tornano in mente. 

Ascoltando le interpretazioni che hai caricato sul tuo canale Youtube, abbiamo potuto notare come le tue scelte canore siano nient’altro che semplici sia a livello tecnico che a livello interpretativo: quali sono i tuoi modelli?

Essendo cresciuto con la musica di Mia Martini e Anna Oxa, sono loro i modelli a cui mi ispiro. In particolare seguo l’esempio di Mia Martini per la forte interpretazione che cerco di mettere anch’io nelle mie esibizioni; apprezzo, invece, Anna Oxa per il suo essere cangiante di canzone in canzone, una virtù di non poco valore!

Qual è l’esibizione che ricordi con maggiore emozione?

Tra tutte le mie performance  ricordo maggiormente quella in cui ho cantato “Read all about it” della cantante britannica Emeli Sandè, molto probabilmente perché è interamente dedicata alla mia cara nonna che non c’è più ma che sento viva dentro me.

Come definiresti, dunque, il tuo genere?

Il mio genere, in poche parole,  è un genere nudo, non troppo complesso, tanto che preferisco un piano come accompagnamento anziché un’intera orchestra.

Hai mai provato la via dei talent show?

Ho provato nel 2013 a fare le selezioni per X-Factor a Napoli, tuttavia  non aspiro alla TV ma a ben altro. Il mio sogno non è il talent o  la TV, cosa che comunque non disdegno perché ti dà uno slancio per partire, ma è  quello di registrare miei album e fare dei miei concerti dove la gente mi possa vedere in carne e ossa e non soltanto attraverso  uno schermo.

Hai mai pensato alla possibilità di adottare un nome d’arte?

Nella musica non voglio nessuno pseudonimo perché voglio essere semplicemente me stesso dall’inizio alla fine e, perciò, mi piace essere ricordato come Mattia Miglietta.

A quali eventi o gare musicali hai partecipato?

Ho preso parte a varie manifestazioni, nel particolare: “Tour Music Fest – Interpreti 2011”, “Premio Mia Martini – Nuove Proposte 2012”, “Festival Show 2013”, “Premio Barocco – Giovani”. Sono stato anche protagonista delle edizioni  2013 de “Premio Barocco” e del “Premio Civetta” come corista. In questi giorni, invece, partecipando al concorso “Nota d’Oro”.

In cosa consiste questa gara?

“Nota d’Oro”  è un festival canoro, giunto alla 26^ edizione, e si svolge ogni anno nel comune di Corato, in provincia di Bari. La manifestazione da’ la possibilità a nuovi talenti di affermarsi a livello nazionale dal momento che ha stretto delle partnership  con grandi festival italiani e con “Casa Sanremo 2015”. Io sono in gara e domani sarà il mio turno; se l’esibizione sarà di vostro gradimento, potrete televotarmi al codice e al numero che sarà dato nel corso della serata.

Come ti immagini fra 10 anni?

Fra 10 anni mi immagino con una vita normale: mi vedo semplicemente come un ragazzo, che ha lavorato sodo sopportando sconfitte e gioendo in momenti di vittoria, che realizza il suo sogno: quello di cantare.

Come avrete potuto notare, Mattia è un ragazzo molto umile e che crede in se stesso. Ha dunque tutte le carte in regola per andare avanti, Paisemiu.com lo sostiene!

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