Il sogno di Dario Ianne per il musical comincia adesso! (2)

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dario copertinaNovoli  (Le) – Lo scrittore tedesco Johann Gӧethe affermava che qualunque cosa noi potessimo fare, qualunque sogno noi potessimo avere,  dovessimo cominciare a coltivarlo perché l’audacia ha con se genialità, magia e forza. Dario Ianne, 24enne novolese, incarna pienamente quest’idea e ha deciso di tentare concretamente e consapevolmente la strada che sogna ormai da tempo, il musical.

Noi di Paisemiu.com lo abbiamo incontrato poche ora prima della sua partenza e ci ha raccontato le sue emozioni, tra ricordi ed aspirazioni.

Dario, quando è nata questa passione per le arti sceniche?

“Tutto ha avuto inizio circa otto o nove anni fa quando ho assistito al musical su Pinocchio organizzato da ragazzi novolesi nell’ambito della manifestazione “Campus Giovani”. Mi trovai lì per caso, non ero andato di proposito per assistervi e, come sono solito dire, è stato un amore a prima vista. Da qui è nato l’interesse per questa passione e ho cercato informazioni”.

A chi ti sei rivolto?

“Mi sono informato tramite Bianca Milli, la direttrice del centro danza Il Sogno, se ci fosse bisogno di un aiuto dietro le quinte e, così, ho affiancato Gianluca Leaci nella gestione delle scenografie. La mia prima esperienza, anche se solo da “assistente tecnico”, è stata presso il Palazzo dei Celestini a Lecce”.

Quando, invece, sei salito per la prima volta sul palcoscenico?

“Solo successivamente. Ho avuto l’occasione di entrare in scena come comparsa già col musical Pinocchio e ho indossato i panni di un prete, di un falegname e anche di un asino. Forti di questa prima esperienza, noi tutti abbiamo deciso di cimentarci con un altro spettacolo musicale, Peter Pan, e abbiamo deciso di denominare la nostra compagnia teatrale In…stabile”.

Come mai avete scelto questo nome?

“Perché ci rappresentava appieno: la compagnia era attiva in uno stabile e come gruppo eravamo instabili dal momento che abbiamo incontrato molte difficoltà nella realizzazione di questo progetto”.

Come “Compagnia In…stabile”, dunque, è “Peter Pan” la vostra prima esperienza?

“Sì, siamo partiti da qui. Ciascuno di noi si è proposto per un ruolo e io ho interpretato John, il fratello della ragazzina Wendy. Il lavoro è stato tanto, ma gli sforzi sono stati ripagati tanto che ci siamo esibiti, oltre che a Novoli, anche al teatro Politeama Greco di Lecce”.

Dopo questo musical, quindi, la vostra strada sarà stata in discesa…

Non proprio: ci siamo presi del tempo per ricaricarci e per scegliere lo spettacolo successivo. Com’era accaduto anche per ‘Peter Pan’, abbiamo voluto assistere al musical messo in scena dalla Compagnia della Rancia; per il 2011 era stato scelto Aladin e, nonostante sembrasse molto difficile da realizzare, ci ha così colpito che abbiamo voluto provarci e il risultato è stato eccellente”.

Quale personaggio hai interpretato?

“Per questo spettacolo sono state Bianca Milli, Rosanna De Nigris e Simonetta Miglietta Sozzo, rispettivamente docenti di danza, recitazione e canto, ad attribuire i ruoli. Inizialmente mi era stato assegnato il personaggio secondario di Andalù ma, successivamente,  ho avuto l’onore di ricoprire il ruolo definitivo di Aladin, il protagonista”.

darioRicordi i momenti prima di salire sul palco per la serata di apertura di “Aladin”?

“Certo: più si avvicinava il fatidico giorno e più saliva l’agitazione, ma i minuti prima di salire sul palcoscenico sono stati indimenticabili. Avevo paura di sbagliare, di non farcela, l’ansia la faceva da padrone, ma sono riuscito a gestirla e tutto è andato per il meglio”.

Cosa ricordi di queste due prime avventure?

“Ricordo tante cose, anche i dettagli, ma mi rimarranno impressi quei nove mesi di prove perché il gruppo si è rafforzato, siamo cresciuti tutti a livello artistico e per me è stata un’opportunità per mettermi in gioco e da qui è nata poi l’intenzione di studiare canto”.

Com’è stato l’approccio al canto?

“Dopo Aladin questa passione per me è diventata una malattia allo stato puro e ho deciso di iniziare a studiare canto a livello professionale; per questo motivo mi sono iscritto alla ‘Scuola Superiore di musica Harmonium’ e ho seguito le lezioni di canto dell’insegnante Daniela De Cataldis per due anni fino ad ora”.

C’è qualcuno che senti di dover ringraziare?

“Io ringrazio tutte le persone che hanno sempre posto la loro fiducia in me, partendo dai miei genitori che mi sostengono al massimo, nonostante questo sia un mondo a loro sconosciuto, e arrivando ai miei amici e agli insegnanti che mi hanno fatto crescere. Non voglio nominare nessuno perché so che chi leggerà lo saprà già. Io li ringrazio col cuore e spero di non deluderli mai”.

A chi ti ispiri?

“L’attore Manuel Frattini mi ha molto colpito perché è una persona molto umile e disponibile nonostante abbia grande talento e tanto successo e vorrei essere come lui un giorno. Mi ispiro anche a Francesca Invidia, la mia fidanzata da oltre sei anni: spero di raggiungere la sua stessa tenacia, la sua coerenza e la sua capacità di crescere. Io la ammiro per come riesce a raggiungere gli obiettivi che si prefigge, per il suo impegno e per la costanza che ogni tanto a me manca”.

Una menzione particolare, quindi, merita l’esperienza con Manuel Frattini…

“Assolutamente sì. Lo scorso aprile ho frequentato uno stage a Foggia denominato ‘Sindrome da Musical’ e tenuto proprio da Manuel Frattini. Lui ha presieduto l’intera attività che è durata cinque giorni e ha incluso uno spettacolo di chiusura; è stata un’esperienza particolare che mi ha fatto imparare tanto ed è stato proprio Frattini ad indicarmi alcune scuole che potrebbero fare proprio al caso mio”.

dario scuolaEccoci, così, arrivati al presente. Ci racconti gli avvenimenti delle ultime settimane?

“Sì. Manuel Frattini mi ha indirizzato verso delle accademie che potrebbero prepararmi al meglio per provare a entrare nelle compagnie teatrali e mi sono informato anche tramite internet. Lo scorso mese la mia scelta si è orientata verso la ‘M.T.S. – Music of the School’ di Milano e la ‘Scuola del Teatro Musicale – S.T.M.’ di Novara che collabora con la “Compagnia della Rancia”; entrambe le scuole avevano riservato l’ultima giornata di audizioni dell’anno per metà settembre e ho deciso in poco tempo di partire e provarle entrambe”.

Qual è stato l’esito?

“Ho ricevuto la loro risposta nell’arco della stessa giornata: un “sì” da parte dell’accademia di Novara e un ‘benvenuto’ dalla scuola milanese”.

Perché hai scelto Novara?

“Entrambe sono delle scuole validissime, ma la ‘S.T.M’ di Novara, oltre che consentirmi un pagamento a rate, collabora con la Compagnia della Rancia e potrebbe aprirmi molte porte verso il futuro”.

Come ti immagini fra dieci anni?

“Se dovessi immaginarmi tra dieci anni, mi vedrei come un artista che ha fatto diventare la propria passione una professione tanto da consentirmi una stabilità economica. Spero di preservare la mia umiltà e di avere al mio fianco le persone che mi circondano adesso”.

Per Dario la strada è ancora lunga e in salita, ma dalla sua parte ha talento e voglia di fare. Questo è il nostro in bocca al lupo!

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