Snelle e obese

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Negli anni sessanta  due famose ballerine, le bellissime gemelle Kessler, ballavano al ritmo che musicava: “Sarann belli gli occhi blu, ma le gambe, ma le gambe a me piacciono di più. Due manine deliziose ti sapranno accarezzar ma due gambe un po’ nervose ti faranno innamorar.” Come  a dire che il corpo metteva la parola fine ad ogni ritornello.
Quindi la silhouette è stata, secondo la memoria storica della fine del millennio scorso, da preferire ai corpi famosi immortalati nella pittura di Botero.

Esisteva, tuttavia, anche nella realtà la donna giunonica che presentava corposi fianchi, definiti maniglie dell’amore. Questa formosità della donna piaceva una volta anche all’uomo che optava per la donna statuaria dalle fattezze ampie. Ma oggi succede di tutto quando si tratta di operare una scelta determinante, in particolare rispetto ai canoni della bellezza dominante, si verificano dei casi particolari.

Pochi giorni fa le cronache informavano che c’è stata una controtendenza della quale ha fatto parlare la Maison Gucci, che avrebbe scelto per il defilè una modella, tale Armine Harutyunyan dalle caratteristiche insolite che nulla hanno a che fare con l’avvenenza che ci si aspetta normalmente nell’haute couture. In risposta alle polemiche createsi non si è fatto attendere il commento della donna che ha controbattuto: ”Meglio essere diversi che omologati al resto”.

Nell’aria generale sussiste un rivolgimento in merito, attualmente  la prima osservazione tra persone che si incontrano è sancita dall’inciso “sei ingrassata?” con una espressione sardonica, oppure con uno sguardo esterrefatto, compiaciuto o pieno di invidia a cui segue un sussurro “Sei dimagrita?”, come se l’involucro specialmente di una donna dovesse chiedere moltissime scuse e voler dire che tutto il resto che si può raccontare abbia un’importanza marginale. I discorsi che hanno dell’intellettuale sono caratterizzati per la stragrande maggioranza da un aspetto incartapecorito, quelli relativi allo sport fanno sì che si torni  sempre all’interrogativo: fai pilates? o jogging detto  anche footing o ancora ginnastica dolce? Sei iscritta ad un corso di ballo? Sei a dieta? Indispensabile tutto questo per avere un aspetto desiderabile.

Via alla corpulenta immagine che ti mette fuori gioco! A molte con dei chili di troppo è capitato sovente di entrare in un negozio e di avvicinarsi ad un vestito di taglia 44, non rendendosi conto della differenza, si è state travolte dal commesso, che ha invitato a raggiungere la porta. Che vergogna i rotolini! Per non parlare della pancia in eccesso e del didietro sproporzionato. In particolare i giovani occidentali, frequentatori di fast food, sono obesi! Che paura di aumentare i valori della glicemia. Tutto vale per sottolineare che per la salute è bene essere in linea; avere un fisico attraente è promessa di successo, fortuna in amore ma anche economica, si può fare sempre la modella! Si fa a gara per raggiungere il peso-forma!, segno delle adolescenti che si misurano con i personaggi del piccolo schermo. Diventa per loro una lotta senza quartiere, voler essere giocoforza adeguate all’altezza del tipo di donna imperante e vincente ad ogni costo e in ogni contesto del mondo industrializzato. Questa tipologia femminile è spesso, per così dire, inavvicinabile, che cerca un partner” irraggiungibile” e più narcisista di lei stessa.

Per ritornare a vivere, non resta che rincorrere tranquille e rassicuranti donne con forma fisica normale senza grilli per la testa e alle quali amorevolmente canticchiare strofe simpatiche, come quelle di Fabio Concato nel successo dedicato alla donna un po’ su con i chili: “Rosalina, Rosalina, a me piaci grassottina, ma quando è sera e sera, ti sento masticare. Amore mio ti voglio bene come sei, sei eccitante al punto che ti sposerei, novanta chili di libidine e bontà e poi vedrai che un po’ di moto t’aiuterà. Rosalina, Rosalina, a me piaci grassottina, ma quando è sera e sera, ti ammazzi con i bignè, olé”.