La quête, il viaggio e il mito dell’El Dorado

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La parola francese “quête” potrebbe essere tradotta letteralmente come “ricerca”. Tuttavia, questo termine implica molto di più. Questa espressione, infatti, viene usata in ambito letterario, in particolare nello studio della letteratura romanza. Molti dei protagonisti delle liriche medievali, infatti, intraprendono viaggi lunghi e avventurosi. Questi viaggi sono dei veri e propri percorsi di ricerca. In alcuni casi i protagonisti scelgono di loro spontanea volontà di mettersi sulla via, altre volte si trovano a dover compiere un cammino pieno di insidie loro malgrado. In ogni caso però, questo viaggio alla fine li porterà a una scoperta decisiva, che cambierà per sempre le loro vite. I protagonisti di questo tipo di narrazione sono molto spessi cavalieri medievali, intenti in una peregrinatio. In questo contesto il raggiungimento di una meta è il primo luogo spirituale, una forma di elevazione che muterà per sempre l’identità e la consapevolezza dei personaggi. Basti pensare agli eroi del ciclo bretone, e ai cavalieri della Tavola Rotonda. Nel corso dei secoli questo topos del viaggio come ricerca non è mai venuto meno, anzi. Nell’età moderna la quête diventa parte fondamentale dello sviluppo dell’individuo. Con l’inizio delle grandi esplorazioni e con la scoperta del Nuovo Continente si diffonde una nuova letteratura di viaggio e cresce il desiderio d’avventura. Fiorisce un importante filone letterario legato all’esplorazione e miti antichi vengono rielaborati in chiave del tutto nuova. Il caso più significativo è quello dell’El Dorado.

Fonte: Pixabay  Autore: Carabo Spain

L’espressione El Dorado è un’abbreviazione di “El indio Dorado”, un luogo immaginario in cui si troverebbero smisurate quantità d’oro e di pietre preziose, in cui sarebbero conservati anche antichi segreti e arcane conoscenze esoteriche. In questa località, simile al paradiso terrestre tutti i bisogni materiali sono appagati, quindi gli esseri umani vivono definitivamente in pace tra di loro. Con la scoperta delle Americhe questo genere di mito si è rafforzato in modo significativo. Quando gli spagnoli incontrarono i nativi americani avevano notato, infatti, che questi si adornavano con molti monili in oro. Per gli spagnoli questa abbondanza d’oro era indizio certo che si fosse finalmente arrivati nella terra dell’El Dorado. L’El Dorado doveva essere vicinissimo. Questa idea si era trasformata in una “certezza” quando i conquistadores Sebastián de Belalcázar e Gonzalo Jiménez de Quesada avevano udito che uno dei capi dei nativi soleva immergersi in acqua ricoperto d’oro, gettando nelle acque laute offerte agli dèi. Questo avveniva in una laguna, nota anche come laguna di Guatavita, nei dintorni dell’odierna Bogotà.

I conquistadores si appropriarono violentemente di molte delle ricchezze degli indigeni, ma non trovarono mai alcun El Dorado. Tuttavia, il mito della ricerca di questo luogo è rimasto per sempre nell’immaginario occidentale. Nel “Candido” di Voltaire si parla spesso di un luogo mitico di questo genere. L’El Dorado è anche una delle terre immaginarie della saga di Ulysses Moore di Pierdomenico Baccalario. “Eldorado” è inoltre anche il titolo di una poesia di Edgar Allan Poe, dedicata proprio a una ricerca senza fine che segna tutta la sua esistenza. Questo mito ha ispirato anche molte pellicole cinematografiche, come ad esempio “Aguirre, furore di Dio” (1972) di Werner Herzog, “A peso d’oro” (1988) di Carlos Saura e “La strada per El Dorado” (2000) di Bibo Bergeron.

Fonte: Pixabay Autore: D’Alexander33

Ovviamente il mito dell’El Dorado non ha ispirato solo artisti, letterati e registi. Sono tantissimi i giochi che rimandano all’avventura dei conquistadores: ultimamente si sono distinti giochi da tavola come “El Dorado” di Ravensburger, nominato gioco da tavolo del 2019. In rete troviamo Gonzo’s Quest, slot machine virtuale di grande successo. Gonzalo Pizarro, detto Gonzo, è l’eroe di questa nuova sfida virtuale per la conquista dei tesori dell’El Dorado. La ricerca di questi tesori è anche un tema dell’espansione “The Forgotten” di Age of Empires II, che si basa proprio sulle avventure del conquistador Francisco de Orellana.

Anche la musica si è inspirata al viaggio nella giunga alla ricerca di antichi tesori. Gli Iron Maiden hanno pubblicato un singolo dal nome “El Dorado” estratto dal disco “The Final Frontier”. Gli Electric Light Orchestra nel 1974 hanno pubblicato un omonimo LP, come ha fatto poi anche Shakira nel 2017. Il gruppo italiano dei Negrita ha dato il nome a un album del 2008 giocando con l’espressione “HELLdorado”. Nel 2020 Mahmood ha pubblicato un singolo in collaborazione con Feid e Sfera Ebbasta intitolato proprio “Dorado”.

La ricerca di un tesoro nel cuore della giungla non perde mai di fascino. È l’allegoria di un lungo viaggio che tutti in un modo o nell’altro sono chiamati a compiere.