La nomination è virale su Facebook

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Libri e vinoFino a poco tempo si sentiva parlare di “nomination” solo in riferimento ai reality show e ai relativi meccanismi di eliminazione dei concorrenti. Su Facebook, invece, è scoppiata una vera e propria moda: no, non parliamo dei cosiddetti selfie, ossia gli autoscatti col cellulare che sono tanto in voga, ma delle neknomination e delle booknomination. Nonostante i due termini condividano la stessa desinenza, essi si riferiscono a due fenomeni completamente opposti. Il merito di essersi diffusa per prima va alla moda delle neknominations: è un “gioco” che consiste nel filmarsi mentre si beve alcol in maniera estrema, pubblicare il video sul social network e nominare un paio di amici affinchè anche loro ripetano il gesto, entro 24 ore.

La neknomination ha avuto origine in Australia ma con modalità molto più soft; la diffusione di questa tendenza tra i giovani in Gran Bretagna e in Irlanda ha portato con sé delle modifiche: la bevuta deve essere esagerata e consistere, ad esempio, nel bere un mix di alcolici, nell’ingerire tutta d’un fiato una pinta di birra o compiere degli atti pericolosi subito dopo il gesto. L’assurdità dell’impresa ha, però, portato alle conseguenze più gravi: si ritiene, infatti, che cinque ragazzi siano morti nel tentativo di portare a termine il compito. E’ opportuno sottolineare, però, che a volte la neknomination è stata colta con ironia e simpatia, decidendo ad esempio di bere un bicchierino di limoncello o un semplice sorso di birra.

Il popolo di Facebook contrario a questa pratica insulsa ha deciso, così, di rispondere con un altro tipo di gioco: la booknomination. Il meccanismo è sempre il medesimo, ma cambia l’oggetto dell’impresa: dopo essere stati nominati, si pubblica un passo di un libro che ci ha colpito o semplicemente una citazione o una poesia e, successivamente, si nominano degli amici che dovranno continuare la catena entro 24 ore. E il merito è proprio di un italiano: un ventinovenne bolognese ha deciso di stravolgere la neknomination per provare ad “ubriacarsi” di libri e l’idea è stata ben accolta dagli italiani. Proprio in questi giorni, infatti, possiamo facilmente notare nelle nostre home come la booknomination si stia diffondendo in maniera rapida e piacevole tra gli utenti che hanno voluto dare una bella risposta culturale alla moda dell’alcol estremo.

I due fenomeni rappresentano due facce di una stessa medaglia: spetta a noi decidere quale parte vada meglio per noi! 

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