Il diario personale è vintage?

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Bentornato, caro diario, che tu sia una pagina di carta o uno spazio sullo smartphone assolvi alla funzione di contenimento del pensiero.
Estremamente “salvifico” in questo momento di rincalzo della pandemia!

Lungi dall’essere un semplice passatempo o un esercizio puramente letterario, tenere un diario favorisce senz’altro la conoscenza di se  stessi e un equilibrio personale più armonioso.

A partire dalla metà del 1800, col Romanticismo, il diario divenne veramente popolare. Migliaia di persone famose o sconosciute avevano un diario. Ogni diario è qualcosa di unico e particolare perché riflette la personalità del suo autore. Tuttavia la maggior parte dei diari presenta caratteristiche comuni, innanzitutto esso nasce quasi sempre da una crisi, per esempio dalla fine di un amore, e poi rappresenta un tentativo propizio di combattere il passare ineluttabile del tempo, di alzare una barriera contro la morte.
Sovente il diarista ha in mano la certezza di aver vissuto intensamente. Permette di ritrovare se stessi malgrado o grazie alla solitudine. Quel “discorso” interiore è una forma di preghiera.

Un altro attributo basilare è dato dalla capacità di far cessare inevitabili arrabbiature, superare animosità e vincere odi. Si potrebbe sicuramente definirlo “un confidente immaginario”, sempre paziente, disponibile e soprattutto discreto.

Ma attenzione!, leggere il diario di un’altra persona costituisce, secondo la superstizione, una “sciagura annunciata” ancora di più della sua distruzione involontaria. La sua funzionalità è nel rimettere in discussione il proprio “ordine interno alle cose”, riaggiustare i propri “pezzi”, riassumendo ad esempio la trama di un  film, il contenuto di un libro o di un articolo. La scrittura automatica, per così dire, è come il sogno, in cui non agisce nessuna censura, ma è una privilegiata via d’accesso verso l’inconscio. La redazione di un  diario presuppone l’esistenza di condizioni favorevoli sia psicologiche che materiali che possono trasformarlo in una iniziale forma di autoterapia assai utile.

Dunque diaristi cari unitevi e date vita ad una nuova tradizione di ricerca.