Il “Bachelet” di Copertino va alla scoperta delle origini del nostro territorio

0
64

Due pullman con 100 studenti e docenti si recano al Museo Archelogico Nazionale di Taranto. Toccano con mano la statuetta del dio Thot


Sono 100 gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “V. Bachelet” di Copertino e Carmiano che, accompagnati dai loro docenti, si sono recati in visita guidata al Museo Archeologico Nazionale di Taranto per poter conoscere in maniera approfondita la preistoria e la storia del nostro territorio tramite le testimonianze che lo raccontano e toccare con mano la statuetta del dio Thot, divenuta con l’Alto Riconoscimento “VIRTÙ E CONOSCENZA” simbolo di pace e dialogo tra popoli, culture e religioni.

Rinvenuta nel mare di Porto Cesareo nel 1932 dalla famiglia Colelli, la statua, risalente al IV secolo a.C. (corrispondente all’egiziana XXX dinastia), raffigura un babbuino, animale associato a Thot, il dio egizio della scrittura, della scienza e della sapienza, come ricorda l’iscrizione geroglifica incisa sulla base. L’iscrizione riporta anche il nome della città di Ra-Nefer, intesa come luogo di origine della statua, localizzabile nel Delta del Nilo, da dove si presume sia giunta fino alle coste pugliesi forse in epoca romana.

Tra le varie attività programmate d’intesa con MediterraneaMente APS, per le cinque le classi dell’Istituto Bachelet che partecipano al PCTO “Virtù e Conoscenza”, anche la visita guidata al Museo Archeologico Nazionale di Taranto, uno scrigno di tesori e di testimonianze del passato che raccontano la storia dell’antica Taras e del suo territorio, tra le quali: le Veneri di Parabita (datate 20.000 anni fa), il diadema della tomba degli ori di Canosa (III secolo a.C.), lo Zeus di Ugento (530 a.C.), l’orecchino a navicella in oro (IV secolo a.C.), la testa di Eracle in marmo (I secolo a.C.), le monete della Zecca di Taranto (365 a.C.), la statua di Venere in marmo (I secolo a.C.), la stele in carparo con iscrizione ebraica (VI secolo d.C.), lo schiaccianoci in bronzo e lamina d’oro (III sec. A.C.) e una serie di mosaici pavimentali policroni (V secolo d.C.).

Il prof. Cosimo Damiano ARNESANO (Presidente MediterraneaMente APS e coordinatore del PCTO), riferisce: “Con l’attivazione di tale Percorso per le Competenze Traversali e l’Orientamento si è voluto dar vita ad un processo condiviso di rigenerazione educativa dei giovani all’ambiente, al paesaggio, al patrimonio, all’integrazione interculturale e al dialogo interreligioso, alla valorizzazione delle diversità, alle pari opportunità, al rispetto dei diritti umani, alla cultura materiale e immateriale, intesi come strumenti di promozione sociale e come pratiche di “orientamento” utili a creare professionalità motivate, classi dirigenti preparate e culturalmente strutturate. Per cui, in tale percorso, non poteva assolutamente mancare la visita a Taranto e al MArTA, contenitore di reperti particolarmente significativi, punto privilegiato di sosta e approfondimento delle origini del nostro territorio”. E Aggiunge: “Ringrazio la dott.ssa Eva DEGL’INNOCENTI (Direttrice del MArTA), il prof. Giuseppe MANCO (Dirigente dell’Istituto Bachelet) e i docenti accompagnatori per aver permesso agli studenti di vivere una giornata gioviale all’insegna della cultura tangibile”.