Giovanna Mezzogiorno: “Volevo fare la ballerina”

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Lecce – Sabato 16 novembre 24, a Lecce, si è svolta la conferenza stampa che ha visto come ospite della 25^ edizione del Festival del Cinema Europeo nel settore “I protagonisti del cinema italiano” la nota attrice Giovanna Mezzogiorno, nella duplice veste di regista e scrittrice. Alla presenza di un nutrito gruppo di giornalisti/e ha presentato il suo primo cortometraggio dal titolo Unfitting (Inadeguato) realizzato nel 2023 da un’idea di Silvia Grilli, direttrice del settimanale Grazia, prodotto da Manuela Cacciamani per One More Pictures, sostenuto da Bulgari e presentato per la prima volta alla Festa del Cinema di Roma (Ott’23). Mezzogiorno racconta di aver immaginato tutta la storia mentre si trovava dal parrucchiere e ripensava a quanto l’ambiente cinematografico fosse interessante e nello stesso tempo difficile e cattivo, e a quanto avesse sofferto dopo il suo cambiamento fisico per la difficoltà incontrata nel riuscire a trovare un ruolo adatto a lei. Il cortometraggio, infatti, è una vera e propria denuncia contro la violenza psicologica alle quali sono sottoposte le attrici in avanti con gli anni e con un fisico che non rispetta più i canoni estetici imposti. “Fare la regista è stata una bella esperienza, molto impegnativa ed entusiasmante. Non amo le lunghe pause – dice – ma spesso accade che nel ruolo di attrice si faccia una battuta e dopo si debba attendere per ore. Ciò non avviene per il/la regista che deve avere una visione a 360° e dunque essere sempre presente”. Il direttore artistico del Festival Alberto La Monica, nel corso della conferenza introduce il libro scritto da Giovanna Mezzogiorno “Ti racconto il mio cinema”, un vero e proprio manuale di cinema, tanto da essere inserito come testo di approfondimento, così come sottolineato dalla stessa attrice. “Ai tempi di mio padre Vittorio, le pellicole giravano sui nastri, era tutto molto artigianale, lo è ancora oggi, perché al di là della tecnologia per realizzare un film si ha bisogno di molti artigiani e di molte persone che mettono in pratica le loro competenze in un lavoro che richiede collaborazione e orchestrazione”.

Giovanna Mezzogiorno da piccola sognava di diventare una ballerina e nonostante i genitori Vittorio Mezzogiorno e Cecilia Sacchi l’abbiano tenuta il più possibile lontana dal set, la forza attrattiva dello stesso e il suo talento innato l’hanno resa la grande ed affermata attrice che è oggi. La sua carriera inizia nel 1995 col teatro, dopo aver seguito a Parigi, per due anni, il laboratorio di Peter Brook, con “Qui est là”, un riadattamento dell’Amleto con la regia di Brook. “Il viaggio della sposa” del 1997 di Sergio Rubini con il quale vince il Premio Flaiano come migliore interprete femminile segna il suo battesimo nel cinema. Tantissimi i film ed i difficili ruoli interpretati, ricordiamo “Ilaria Alpi- Il più crudele dei giorni” diretto da Fernando Vicentini Orgnani, che le vale il Nastro d’argento alla migliore attrice protagonista. Tanti anche i premi e le onorificenze ricevuti: 1 David di Donatello, 4 Nastri d’argento, 3 Globi d’oro, 2 Ciak d’oro, 2 premi Flaiano, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 62^ Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per “La bestia nel cuore” e il riconoscimento da parte del National Society of Film Critics Awards l’associazione dei critici cinematografici statunitensi, come miglior attrice protagonista, inoltre, nel 2014 è stata nominata Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere, su iniziativa del Ministre de la Culture et de la Communication (Francia).

Elegante, raffinata, sguardo magnetico e tono pacato, il suo rapporto con i registi e le registe che l’hanno diretta è sempre stato molto curato, perché Mezzogiorno come sottolinea, ha sempre voluto che ci fosse uno scambio equo con chi considera “Creatori/Creatrici di evocazione”. Particolarmente intenso il legame con Cristina Comencini, per la quale nel 2019 in “Tornare” ha recitato nel ruolo di Alice McNellis e che ha apprezzato per il tempo che le ha riservato ad ogni scena.

Il Festival del Cinema Europeo 2024 all’interno della programmazione: “I protagonisti del Cinema Italiano” ha dedicato all’attrice Giovanna Mezzogiorno, che il 9 novembre ha compiuto 50 anni, un tributo con la visione dei film: Il viaggio della sposa; Del perduto amore; L’ultimo bacio; La bestia nel cuore; La finestra di Fronte; Vincere, Unfitting (prima regia) e consegnato il prestigioso Premio alla carriera  “L’ulivo d’oro”.