“Fuori Traccia” per rompere gli schemi senza perdere la testa. Festa della Salute Mentale a Lecce

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Fuori TracciaLecce – Capire, conoscere per non escludere, per trovare spazio di condivisione. Si svolgerà a Lecce la Festa della Salute Mentale dal 15  al 17 gennaio prossimi. Torna così la II edizione di “Fuori Traccia”, la manifestazione socio-culturale organizzata dal Dipartimento della Salute Mentale dell’Asl di Lecce.

Anche la cooperativa sociale L’Adelfia prenderà parte alla tre giorni, impegnata da oltre trent’anni nel lavoro di riabilitazione psichiatrica nei suoi diversi centri del sud Salento. Le storie che sembrano consumarsi senza mezzi termini, senza applicare strategia di socializzazione che segnano i compromessi con la vita, sono quelle che animano un’esistenza senza volto o senza nome. Non può esserci una via di fuga, non si può girare la schiena, ma tendere la mano ed aiutare con professionalità chi teme di uscire dal suo guscio.

Ecco allora che con “Fuori Traccia” si rompono gli schemi per intrecciare relazioni con un mondo sconosciuto, diverso. Un mondo che esiste e che ha bisogno di un linguaggio tutto suo per trasformare un miscuglio disordinato di storie, di vite, che permette di far uscire i sentimenti come se fossero sepolti o dimenticati. Un mondo che è un continuo viaggio nel lato oscuro della mente degli uomini.

Dopo la prima edizione della Festa della Salute Mentale, tenutasi al Must di Lecce, si esce fuori traccia per fare tappa in diversi contenitori culturali. Il Castello Carlo V sarà il quartier generale dove si terranno incontri scientifici, dibattiti, ma altri luoghi simbolo della città faranno da scenografia alle iniziative artistico-culturali per sensibilizzare e coinvolgere la società. Lo scopo della manifestazione è quello di far comprendere di che cosa hanno bisogni coloro che sono in riabilitazione psichiatrica e che cosa sanno fare, contribuendo ad evitare errori di mancata aggregazione sociale che segnano le loro vite. Chi soffre di questa patologia non può essere segnato dal pregiudizio, stagnare nell’indifferenza altrui, masticare ed ingoiare la paura di non essere accettato. Questa sarebbe una grande follia. La professionalità di operatori del settore, capaci e competenti, e il sostegno di tutti, indistintamente, non è un’illusoria fotografia di qualcosa di fluttuante. È la fatica di bilanciare la felicità ed il volto sereno di chi riceve un sorriso e di chi offre sostegno.  

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