Xylella, timida apertura Ue a sostegno degli agricoltori

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Trullo salentinoIn una nota giunta nel pomeriggio di ieri dalla Direzione Generale per l’Agricoltura della Commissione Europea, si afferma che si  «sta esaminando le possibilità di un sostegno per gli agricoltori» impegnati a fronteggiare l’emergenza in Salento.

Così Daniel Rosario, portavoce del commissario europeo per l’agricoltura Phil Hogan, commentando la lettera inviata nei giorni scorsi dal Ministro per l’Agricoltura italiano, Maurizio Martina.

Tuttavia Rosario sottolinea anche come la gestione del dossier Xylella non sia di competenza della Direzione Agricoltura ma della Direzione Salute. La questione sarà ridiscussa in maniera sicuramente più incisiva il 27 e 28 Aprile da esperti degli Stati membri e dell’Esecutivo Ue nel Comitato fitosanitario europeo a Bruxelles.

Positive le reazioni in Italia del Ministro Martina che ora auspica un’individuazione tempestiva delle risorse per consentire la salvaguardia del reddito degli agricoltori. Il Ministro ha assicurato inoltre una continua collaborazione con le sedi europee fino al 27 e 28 Aprile, giornate dell’importante meeting, affinché si prenda coscienza che la questione è  un problema Europeo e non meramente italiano.

Nel frattempo in Salento il clima resta teso e più che di aiuti si parla di un’eventuale “scure” europea che potrebbe abbattersi in seguito all’incontro di Bruxelles di fine mese. Il sostegno economico sarebbe di sicura importanza, ma di certo non potrebbe compensare un danno duraturo nel tempo come quello dell’ eventuale eradicazione o comunque il danno identitario e d’immagine che subirebbe il territorio.

È già cominciato invece il taglio degli oleandri (piante che potrebbero ospitare il batterio) nei vari comuni salentini nonché nelle principali strade a scorrimento veloce del territorio. Incessante il lavoro degli agricoltori nelle campagne salentine nell’attuazione delle tanto auspicate “buone pratiche agricole”. Ma c’è chi tra di essi paventa una certa perplessità verso l’intero piano d’azione, il vettore del batterio infatti svilupperebbe in maniera importante anche nei seminativi di grano e cereali in genere quindi il problema verrebbe tutt’altro che risolto.

Dopo il blocco di Algeria e Francia, è arrivato intanto anche il blocco delle importazioni del Marocco verso i prodotti pugliesi. La situazione quindi nonostante la timida apertura europea di ieri rimane delicatissima. Proseguono anche le indagini della Procura di Lecce, e proprio nella giornata di ieri vi è stato un blitz della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale nella sede dell’ Osservatorio Fitosanitario regionale di Bari. Sono stati acquisite copie di documenti di vario tipo, anche di natura contabile.

Ormai, solo una cosa è certa nella terra de “lu sule, lu mare, lu ientu”, il clima sereno che si sarebbe potuto respirare qualche anno fa  ha lasciato il posto all’angoscia ed ad un clima di rivolta tra sit-in e conferenze quotidiane monotematiche.