TAP a San Pietro Vernotico? Secondo i pentastellati no al gasdotto punto!!!

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TAP   Dibattito a San Pietro V.coSan Pietro V.co (Br) – Il Meetup locale, ha organizzato domenica scorsa, nella sala consiliare del comune di San Pietro Vernotico, un’assemblea pubblica per discutere del gasdotto T.A.P., prendendo in considerazione l’eventualità, seppur remota,di un approdo nell’area marina del comune.

Durante lo svolgimento dei lavori, cui erano presenti la senatrice del Movimento 5 Stelle, Barbara Lezzi, la deputata del PD, Elisa Mariano, e il capo gruppo PD alla Regione Puglia, Giuseppe Romano, il sindaco Pasquale Rizzo ha affermato che non ci sarà nessuna apertura riguardo un eventuale approdo alternativo della Trans Adriatic Pipeline.

Il primo cittadino ha in sostanza spiegato: “Non siamo disposti a togliere le castagne dal fuoco al posto del Ministero dell’Ambiente!” ed ha poi asserito come l’incontro svoltosi due settimane addietro al Ministero con i sindaci degli altri comuni di Brindisi, Torchiarolo e Otranto, in sostanza, doveva servire solo a ratificare un formale NO da parte del territorio, utile a sancire l’impossibilità di un approdo alternativo. “Aspetto da Roma le scuse per quella che è stata solo una convocazione sul nulla, una farsa – ha terminato Rizzo.

La senatrice Lezzi ha sostenuto che, a giudizio del suo Movimento, il gasdotto non debba proprio farsi, spiegando le motivazioni di questa posizione intransigente: “Il Governo ha ceduto la sua sovranità al consorzio d’imprese decretando una deroga al mercato per venticinque anni. E dove c’è una deroga c’è sempre qualcosa di sporco, altro gas all’Italia non serve; tant’è che siamo in flessione con i consumi, vista la recessione economica in atto. NO a Melendugno, ma NO anche a San Pietro. Sfatiamo la storiella di chi vorrebbe più gas per ridurre il carbone a Cerano. Per il Movimento cinque Stelle la strada da percorrere è solo quella delle energie alternative. Come si sta già facendo in Germania sole, mare e acqua – ha terminato Barbara Lezzi – non ci mancano”.

TAP   Dibattito a San Pietro V.co 2Di opinione diametralmente opposta la rappresentante del PD, l’on.le Elisa Mariano, per la quale la condotta TAP è, invece, un’opera strategica, che si giustifica con l’opportunità di diversificare gli approvvigionamenti energetici, ” …poiché le aree da cui attualmente l’Italia si rifornisce di gas sono piombate in evidenti situazioni di crisi geo politiche”.
In un secondo intervento, la parlamentare pentastellata ha rimproverato alla collega Mariano il fatto di aver lasciato l’aula parlamentare quando si è trattato di votare per il trattato internazionale per la realizzazione della condotta. “Il mio non sarà mai un NO ideologicamente pregiudiziale, occorre sapersi misurare con le sfide vere delle scelte di governo – ha poi terminato.

Il Consigliere regionale Pino Romano, capogruppo alla Regione Puglia per il PD, ha affermato che, a suo modo di vedere, la condotta TAP è una questione strategica, ammettendo un difetto di comunicazione da parte della Regione che si è poi tradotto in una carenza dell’esercizio della democrazia. “La Regione ha bucato sul piano del coinvolgimento democratico, ma indietro non si torna; il punto centrale della questione non è l’approdo del gasdotto, che innesca solo un’inutile guerra tra territori, ma piuttosto quali siano le ricadute occupazionali e le risorse per il risanamento ambientale del territorio che lo ospiterà. Occorre capire e determinare con esattezza e presto quali sono i benefici per quei territori dove potenzialmente oppure obbligatoriamente, secondo quanto ritiene il governo centrale, dovrà approdare realmente il gasdotto Tap”. E ha concluso: “Deve essere chiaro che la questione TAP non va affrontata con atteggiamenti strumentali: il no categorico non va bene, perché non porta da nessuna parte; ma soprattutto non va bene fare finta di opporsi a Tap, dando tutta la responsabilità al governo nazionale e dimenticando che qui in Puglia la Regione ha innalzato le barricate quando ormai era troppo tardi. Il nodo del gasdotto TAP va affrontato responsabilmente, senza giocare con le emozioni dei cittadini che giustamente difendono il proprio territorio”.

L’iniziativa ha coinvolto la cittadinanza considerando che, come eventuale approdo, San Pietro Vernotico sarebbe la scelta con criticità ambientale di poco superiore a Melendugno, in una remota ipotesi che venga a cadere la valutazione ambientale su San Foca. Il clima elettorale, vista la prossimità delle elezioni amministrative, ha fatto trasparire una leggera tensione fra i presenti; l’auspicio è che chi sarà chiamato a governare San Pietro, più che essere fedele alle logiche di partito, governi con il timone ben saldo in direzione del bene della cittadinanza che lo chiamerà a svolgere i compiti amministrativi.

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