Guagnano boccia i mega impianti eolici

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Guagnano (Le) – Spunta l’ombra del progetto del Parco Eolico da realizzare nelle campagne di Salice e Veglie da parte di ENEL Green Power s.r.l. Italia, progetto che concerne la realizzazione di quattordici torri eoliche. Dieci nel territorio di Salice Salentino, quattro in quello di Veglie. L’intero impianto avrà una potenza totale di 84 megawatt. Aerogeneratori con una potenza di 6 megawatt, con diametro motore di 170 metri, altezza mozzo 135 metri, per un’altezza complessiva dal suolo di circa 200 metri.

Il Progetto localizzato nella Regione Puglia ed in particolare nei territori su menzionati, vedrà opere ed infrastrutture ad esso connesse nei comuni di Guagnano, Avetrana, San Pancrazio ed Erchie. I termini per le osservazioni da presentare al Ministero dell’Ambiente scadono il 24 aprile.

La tecnologia eolica viene accusata di deturpare il paesaggio, di essere dannosa per alcune specie di avifauna, alcune in via di estinzione, e di essere di grave impatto ambientale. L’Associazione Ambientalista della sezione di Lecce e del presidio di Maglie lanciano l’allarme per il rischio desertificazione a causa dell’uso improprio del territorio. Numerosissimi sono i parchi eolici che con la loro installazione selvaggia hanno sottratto superficie alle coltivazioni, al pascolo, creando problemi paesaggistici, ambientali ed economici; turbine che causano inquinamento acustico ed elettromagnetico. Diversi purtroppo, sono gli esempi di “svendita del territorio e devastazione del paesaggio”.

Il 15 aprile si è riunita a Guagnano  in videoconferenza l’Assemblea Cittadina e, all’unanimità, maggioranza e opposizione, hanno dissentito sulla realizzazione del Parco Eolico. Il Consiglio Comunale ha espresso contrarietà “per tutelare la vocazione agricola e agrituristica del territorio, ma anche il paesaggio e l’ambiente”. L’intento univoco è quello di “promuovere ogni azione tesa a prevenire l’utilizzazione del suolo agricolo per l’insediamento di impianti eolici, garantendo la tutela della funzione produttiva di carattere rurale nonché la prioritaria necessità della salvaguardia della tutela della salute pubblica e quindi della salubrità dell’ambiente mediante la tutela da qualsiasi forma di alterazione del territorio”.