Il 27 ottobre Luca Bianchini presenta “Nessuno come noi” a PoggiardoIncontra

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Poggiardo (Le) – Luca Bianchini è il nuovo protagonista della rassegna PoggiardoIncontra venerdì 27 ottobre, alle ore 19.00 presso l’Hotel Tesoretto di Poggiardo, con il suo ultimo libro “Nessuno come noi” (Mondadori).

La rassegna, giunta al suo settimo appuntamento e organizzata dalla Pro Loco di Poggiardo con la collaborazione dell’Hotel Tesoretto, il contributo della BPP e il patrocinio del Comune di Poggiardo e del Sac delle Serre Salentine, vuole essere un’occasione per conoscere storie, incontrare persone, confrontarsi su idee con alcuni dei principali protagonisti del panorama letterario, giornalistico, artistico e politico nazionale su temi di grande interesse e attualità, ma anche occasione per far “scoprire” ai suoi ospiti, in un reciproco arricchente scambio, gli aspetti più caratterizzanti del territorio, dai centri storici alle botteghe di artigianato, dai beni culturali e naturalistici alla vita quotidiana che anima le piazze e i circoli.

La storia di “Nessuno come noi” si svolge negli anni ’80, in un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di sè stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via.

Una volta chiuso il libro ci si rende conto che il merito dell’autore è quello di aver saputo fotografare con nitidezza un momento dell’esistenza di ognuno di noi in cui tutti abbiamo pensato che un amico o un’infatuazione fosse per sempre, e che l’amicizia fosse anche più importante dell’amore. Ed è per questo che il libro di Bianchini può essere apprezzato in maniera trasversale, sia da coloro che gli anni Ottanta li hanno vissuti, sia da quelli che non sanno nemmeno cosa sia un walkman, poiché le emozioni che vengono qui raccontate appartengono agli adolescenti tutti, a prescindere dall’epoca in cui si trovano.

“E noi, – dice Bianchini – a differenza delle nuove generazioni, abbiamo avuto il privilegio di vivere a due velocità: prima e dopo internet. Ci è andata veramente di lusso, perché ci siamo fatti più film, abbiamo scritto le lettere, le abbiamo aspettate, abbiamo imparato a chiedere le indicazioni ai passanti, abbiamo scritto i bigliettini, ce li siamo fatti sequestrare. Abbiamo imparato a cavarcela senza genitori onnipresenti ossessionati dalle nostre tabelle di marcia. Posso dire che siamo stati sicuramente più felici. Non solo perché eravamo giovani, perché i giovani ci saranno sempre. Felici perché credevamo nel futuro e pensavamo che sarebbe stato solonostro. Mi auguro che questo mio viaggio possa dare di nuovo speranza a chi lo legge.”