Il focus: una Salernitana ferita alla ricerca di un potenziale riscatto

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salernitanaLecce – Una massiccia tifoseria per una squadra a corto di risultati. La fame di grande calcio della gente dell’”Arechi” e della città di Salerno, piazza da sempre calda e vicina alla sua compagine locale, non ha inciso molto sul rendimento in campo dei granata che, dopo un avvio fiducioso, si sono impelagati nelle sabbie mobili del centro-classifica finendo il girone d’andata addirittura fuori dalla zona playoff, attestandosi al decimo posto (in coabitazione con il Grosseto) a due punti dalla quota valevole per il treno della promozione, rappresentata dal Pontedera a quota 23 punti. La Salernitana dovrà far leva su un rendimento superiore nel girone di ritorno per centrare l’obiettivo playoff e giocarsi tutte le proprie chances nella roulette degli scontri diretti.

Al di sotto delle aspettative – Le prime 16 partite dei campani sono state caratterizzate quindi da un rendimento altalenante caratterizzato più da incertezze che da buone prestazioni. La Salernitana ha collezionato soltanto 5 vittorie al fronte di 6 pareggi e 5 sconfitte. Paradossalmente, la squadra di mister Carlo Perrone è più solida lontano dall’”Arechi”, infatti, 4 dei 5 stop sono arrivati proprio tra le mura amiche. I granata sono in un periodo di crisi che sta causando anche l’incertezza della panchina di Perrone, chiamato alla grande prestazione nella prima partita di campionato del 2014 al “Via del Mare” di Lecce; l’ultima vittoria della Salernitana risale alla tredicesima giornata, quando i granata riuscirono a battere nel fango dell’”Arechi” il Frosinone per 1-0. Dopo la vittoria contro i ciociari, la Salernitana è stata investita da un black-out di rendimento che ha portato solo 2 punti in quattro partite a seguito delle sconfitte con Prato e Perugia e dei pareggi con il Pisa e nel derby casalingo contro la Paganese ultima in classifica nell’ultima giornata del 2013.

Rosa di indubbia qualità – La Salernitana, carente nel reparto difensivo a detta dello stesso allenatore Perrone, verrà a Lecce senza rinforzi e con la stessa rosa dell’andata. L’allenatore ex Viterbese potrà schierare i suoi ragazzi con il più collaudato 4-4-2 (variabile in 4-1-4-1 con Foggia dietro all’unica punta) o con il 3-5-2 utilizzato nell’ultimo match di campionato. Il pacchetto difensivo giallorosso dovrà tener d’occhio Pasquale Foggia, capace di saltare l’uomo sulla fascia creando superiorità numerica al centro, e gli attaccanti di categoria Ginestra e Guazzo, entrambi vecchie conoscenze del calcio salentino grazie alle militanze rispettivamente nel Gallipoli capace di centrare la B e nel Taranto dal 2010 al 2012. Per Matteo Guazzo, attaccante 31enne di Acqui Terme, è la prima stagione ad alti livelli in Prima Divisione, infatti, l’ariete ex Taranto si è attestato come capocannoniere della Salernitana con le 7 segnature nel girone d’andata. La squadra campana si dimostra solida anche a metà campo, con il reparto mediano che al “Via del Mare” potrà contare sulla verve del “motorino” Volpe, sulle geometrie di Manuel Mancini e sulla gioventù di Zampa, Perpetuini e Capua. Mister Perrone, subentrato a Sanderra dopo il pari contro l’Esperia Viareggio all’ottava giornata, non potrà contare sull’altro centrocampista di sostanza ex Gallipoli Gennaro Esposito. In difesa i senatori Siniscalchi (match-winner dell’andata) e Molinari dovrebbero cedere il passo a Piva e Tuia per una difesa che si completerebbe con la presenza di Luciani e Sbraga sulle fasce; In caso di difesa a tre Molinari, 38enne di massima esperienza, sarebbe il designato alla guida del reparto.

Di seguito i convocati di mister Perrone per la partita di stasera:

PORTIERI: Berardi, Iannarilli;


DIFENSORI: Luciani, Molinari, Piva, Sbraga, Siniscalchi, Tuia;


CENTROCAMPISTI: Capua, Mancini, Montervino, Perpetuini, Volpe, Zampa;


ATTACCANTI: Foggia, Ginestra, Guazzo, Gustavo, Mounard, Ricci.

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