Lecce – Viareggio, l’analisi: dal riscatto alla certezza?

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Lecce 
– Il Lecce vince la sua seconda partita consecutiva e sfata il tabù del “Via del Mare” in grande stile dominando il Viareggio con un 3-0 che non lascia spazio per repliche alla squadra versiliese guidata da Cristiano Lucarelli con buona pace degli esteti intenti a leggere dediche a gloriose vittore passate, nel durante di una bella passeggiata per le coste salentine permessa dal meteo clemente di ieri che sta regalando al nostro Salento un infinita appendice di estate. È vero che il Viareggio visto ieri non ha messo in dubbio la vittoria del Lecce ma la manovra della squadra versiliese, incentrata sulle intuizioni di Ighli Vannucchi e sulle sgroppate del difensore 19enne del Napoli Daniele Celiento, è stata bloccata da un centrocampo giallorosso quasi perfetto sulla difensiva.

Zigo-rivincita: 4 gol in 2 partite, numeri che entusiasmerebbero qualsiasi piazza, è il bottino recente di Gianmarco Zigoni, punta revitalizzata dal 4-2-3-1 di mister Lerda. L’infortunio di Miccoli di sabato mattina gli ha permesso di guidare ancora l’attacco giallorosso, reparto coordinato ancora dalla bacchetta del maestro Mariano Bogliacino, in verità meno scintillante rispetto ad Ascoli. La partita di Gianmarco Zigoni è subito risultata positiva con il colpo di testa parato da Gazzoli a seguito del liscio di Lamorte ed il gol dell’1-0 con la zampata d’area su cross di Parfait. La segnatura del vantaggio ha sciolto le gambe l’ex Avellino che ha giocato quasi sul velluto mostrando non solo qualità da rapinatore d’area durante una serie di azioni manovrate. Al 42’ della ripresa poi il ragazzo di proprietà del Milan ha sfruttato a dovere una palla vagante scagliata in area dal sinistro di Walter Lopez girandola in rete con un tocco secco: la rete della doppietta ha rispecchiato le qualità che ogni attaccante deve avere. In conferenza stampa poi il calciatore milanese si è dichiarato felice: “Sul secondo gol mi sono tenuto pronto a seguito del tiro di Lopez; ho seguito i consigli di mio padre che mi diceva di stare tranquillo e che sarei tornato a segnare”. Per Franco Lerda si verrà a creare un dubbio su come sfruttare contestualmente il momento magico di Zigoni e ridisegnare il suo Lecce con  Miccoli e Bogliacino.

Centrocampo d’acciaio – Oltre ai gol di Zigoni ed alla verve offensiva di Lopez che ha propiziato l’autorete di Falasco, è da evidenziare l’apporto dell’inedito centrocampo di ieri formato dal duo Papini-Parfait e dalle ali offensive Ferreira Pinto e Doumbia. Se sulle qualità del francese ex San Marino, che in conferenza ha dichiarato di trovarsi benissimo con Mariano Bogliacino, i più convengono a giudizi positivi non si può dire lo stesso per Adriano Ferreira Pinto che in due partite è passato dalla tribuna al posto titolare in fascia destra. Qualche metro più dietro il signore della mediana è stato Romeo Papini che ieri ha inanellato una prestazione da centrocampista moderno dotato di molteplici qualità in entrambe le fasi di gioco. Al suo fianco ha operato bene Louis Parfait, formidabile in percussione ma da educare nella scelta dei tocchi difensivi e nella dettatura dei tempi. Il riscatto del Lecce dopo i 5 passaggi a vuoto di inizio stagione passa anche e soprattutto per l’inversione di tendenza nei rendimenti di elementi come il brasiliano ex Atalanta. Se ora il Lecce è riuscito a tracciare la giusta rotta per la rimonta (una sola lunghezza dalla zona playoff e nove dalla vetta formata dal trio Pontedera-Pisa-L’Aquila con gli abruzzesi però a 9 partite) domenica prossima l’impegno sarà di quelli di cartello con i giallorossi che andranno a far visita proprio alla matricola terribile Pontedera, ieri sconfitta al “Ceravolo” di Catanzaro per 1-0. 

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