Lepore-Lecce: perché la scelta sarà vincente

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Checco LeporeLecce – Si sono cercati, si sono inseguiti, si sono allontanati, ma poi il ritorno di fiamma ha fatto rinascere l’amore. L’accordo è arrivato. Il sogno di un ragazzo con la maglia giallorossa tatuata addosso è definitivamente realtà per la seconda volta. L’U.S Lecce ha formalizzato l’accordo con Checco Lepore, tornato in giallorosso dopo l’esperienza della stagione 2009-2010. Oltre l’aspetto “romantico” (salutare e bello a vedersi in questo calcio), l’acquisto dell’esterno destro leccese purosangue rappresenta una scelta di prim’ordine nello scacchiere di Franco Lerda per tanti motivi.

Versatilità – Lepore, 29 anni il 16 agosto, nella sua carriera ha svolto con successo tutti i ruoli della fascia destra, guadagnandosi nella scorsa stagione il titolo di jolly dell’out destro. L’ultima evoluzione è datata stagione 2013-2014: a Nocera Lepore, dopo aver occupato il tradizionale ruolo di esterno destro e trequartista destro, si è reinventato terzino destro dando tantissimi benefici alla compagine guidata da Gaetano Fontana. In 21 presenze con la maglia rossonera il calciatore salentino ha sfruttato al meglio le sue doti offensive partendo qualche metro più dietro e ha realizzato 5 gol e 3 assist, bottino importantissimo per un terzino, seppur adattato con successo. In giallorosso Lepore potrà quindi adattarsi senza problemi a tutte le idee tattiche di Franco Lerda, fungendo senza problemi come terzino destro e trequartista destro in caso di 4-2-3-1, e trovandosi pronto anche in caso di difesa a 3 occupando il ruolo di esterno destro a tutto campo in un ipotetico centrocampo a cinque.

Occasionissima – Il Lepore-Lecce bis rappresenta anche una chance importante a livello personale per il ragazzo delle ex Case Magno, atleta che in carriera è stato sfortunato, infortunandosi nei periodi più floridi e trovando porte sbarrate con poca riconoscenza da parte di guide tecniche. Il primo exploit di Varese, con Lepore trascinatore dei lombardi nella scalata alla C1, è valso la prima maglia giallorossa. L’esordio al “Via del Mare” è di quelli bellissimi: 3-0 all’Ancona e gol del tris con corsa all’impazzata sotto la Nord. Inizio di una favola? Non proprio. Il ragazzo comincia ad accumulare presenze, anche da titolare, ma un infortunio ne pregiudica il miglior prosieguo della stagione. La successiva promozione del Lecce in A lo costringe al rilancio proprio a Varese, una piazza che lo ama, ma, salvo nella conclusione del campionato 2011-12 dove Lepore è un elemento importante della rincorsa varesina ai playoff conclusi poi con la sconfitta in finale con la Sampdoria, la seconda esperienza in giallorosso è un girovagare di prestiti (Rodengo Saiano e Paganese). Lepore è un duro, ha la stoffa di chi è cresciuto in periferia, e l’ennesimo exploit in D con la Real Vicenza gli vale il trasferimento a Nocera, in Lega Pro, dopo un timido approccio con il Lecce. Il resto, quel brutto match Salernitana-Nocerina del 30 novembre, la squalifica e la riduzione, è cronaca recente.

Uomo-spogliatoio – La presenza di Lepore nel Lecce aggiunge alla squadra un altro uomo capace di gettare il cuore oltre l’ostacolo, qualità necessaria specialmente nelle frequenti trasferte su campi caldi dove il Lecce sarà di scena in questa prima stagione di Lega Pro unica. L’esterno giallorosso, insieme a capitan Miccoli e agli altri “senatori” del gruppo, potrebbe costruire un fronte comune per far quadrato in caso di difficoltà. In più, nello spogliatoio Franco Lepore sarebbe un altro elemento importante nell’economia della costruzione di un connubio tra esperienza e gioventù che dovrebbe risultare vincente. Il classe 1985, allenatosi con la “Berretti” giallorossa nella seconda parte della scorsa stagione, sarebbe un’altra guida importante per i giovani che, già dal ritiro di Saint Vincenti, potrebbero far parte del progetto Lecce 2014-15.

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