Lecce-Foggia: le pagelle. Troppo poco per la rimonta

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bragliaFoggia – Il Lecce cade allo “Zaccheria” anche nel ritorno della semifinale play-off e cede meritatamente il passo al Foggia, impostosi meritatamente per 2-1 dopo una partita ad alti toni offensivi giocata dai Satanelli, ancora implacabili in zona offensiva. L’inerzia del match è stata rotta dal gol di Riverola in apertura di ripresa. I giallorossi hanno fallito l’immediata reazione, non trovando la rete con Moscardelli, e sono poi capitolati sulla rete di Sarno. Vana la segnatura della bandiera di Caturano.

Perucchini 6: Incolpevole sul primo gol, poteva fare ben poco sul raddoppio di Sarno. Ha il merito di tenere in vita la partita con una grandissima parata in avvio.

Lepore 5: Chiude e rattoppa alla grande quando può, ma il Foggia costruisce entrambe le segnature dalla corsia destra. Pericoloso avanti in qualche occasione.

Cosenza 5,5: Chiude la via a tante azioni offensive rossonere, ma fatica a trovare una sicurezza tale da prendere le misure dell’avversario. Colpevole di molti errori elementari di passaggio.

Abruzzese 5,5: Troppe sbavature quando il Foggia attacca palla a terra. Dall’altra parte, però, copre bene Iemmello.

Legittimo 4,5: Legge male la traiettoria del 2-0 di Sarno, fallendo la chiusura. Cade più volte nelle provocazioni degli avversari, confezionando una prestazione sottotono.

Doumbia 5: E’ pericoloso su tutto il versante offensivo, ma spreca due ottime occasioni per dare un’altra storia alla contesa. (39’st Sowe SV: Non riesce a trovare l’appuntamento con il tiro.)

Salvi 5: Sovrastato dai palleggiatori del Foggia, corre a vuoto. Può fare poco in fase offensiva. (33’st Carrozza SV: Qualche pallone ben toccato e poco più. Non può incidere. )

Papini 6: Comincia bene, sradicando ottimi palloni alla mediana foggiana. L’ammonizione in avvio di match lo frena un po’ ma si rende autore di moltissimi interventi puliti. Prova a dire la sua fino alla fine.

Surraco 5: Parte dall’inizio per dare imprevedibilità all’attacco giallorosso ma la sua partita si riduce in una transumanza tra le varie posizioni della trequarti. (27’st De Feudis 5: Dovrebbe dare ordine al centrocampo ma non trova il bandolo della matassa. )

Moscardelli 5,5: Per l’impegno profuso meriterebbe almeno un 7, ma la serie di palle-gol non capitalizzate dopo la rete del vantaggio di Riverola pesano e non poco. S’incaponisce spesso in azioni solitarie nell’area avversaria. Impersona il gioco offensivo decretato oggi dal Lecce, sempre schiavo delle trovate geniali dei suoi uomini di punta, al contrario dell’architettura messa su da De Zerbi per il suo Foggia. Potrebbe esser stata la sua ultima partita in giallorosso.

Caturano 6: Dà brio all’attacco, proponendosi spesso in più zone del versante offensivo. Non confeziona occasioni prima del gol della bandiera, meritato per la quantità messa in campo.

All. Braglia 5,5: Il capitale umano a disposizione di certo non gli consentiva di andare allo “Zaccheria” e fare la partita, ma, al di là degli episodi, resta un po’ qualche interrogativo sui cambi operati per provare a raddrizzare una partita complicata irrimediabilmente forse nel peggior periodo della pressione foggiana, pesantissima nei primi minuti ma via via calante. I rossoneri hanno meritato l’accesso alla finale, per episodi e atteggiamento messo in campo, ma l’impressione di poter fare qualcosa in più resta.