Lecce, a Brescia si regalano sorrisi agli avversari. Parola d’ordine: rialzarsi. Le pagelle

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Brescia – Giornata da dimenticare in fretta. Può sintetizzarsi così la bruttissima prestazione del Lecce al Rigamonti. Le rondinelle impongono un passivo di tre reti a zero, senza nemmeno strafare. Un risultato che fa male e che insinua non pochi dubbi negli uomini di vertice della società salentina in ottica del mercato di riparazione.

PRIMO TEMPO – Liverani si presenta dal primo minuto con La Mantia e Lapadula davanti, supportati da Shakhov.
Al primo minuto, Lapadula messo a terra in area di rigore ma per l’arbitro il fallo è dell’attaccante.
Al 30 esimo Calderoni arma da fuori il sinistro e per poco non sorprende Alfonso, ci prova anche Lapadula in acrobazia ma la palla è alta sulla traversa.
Al 32esimo Brescia in vantaggio con Chancellor che approfitta della burrosa difesa salentina e insacca.
Al 44esimo partita ulteriormente compromessa dalla dormita di Gabriel che lascia sfilare sul fondo ma Sabelli ci arriva, mette al centro e per Torregrossa è un cioccolatino.

SECONDO TEMPO – Liverani mette dentro Falco per Shakhov.
Lecce più in palla ma il Brescia si chiude bene ed al 61esimo in contropiede sigla il terzo gol con Spalek.
Al 69esimo ci prova Falco su punizione ma sfiora soltanto il bersaglio.
Al 70esimo miracolo di Alfonso su La Mantia che a tu per tu con il portiere si fa ipnotizzare.
Al 72esimo Babacar appena entrato aggancia una palla alta ma Alfonso è attento e si salva.
Al 84esimo Romulo ci prova ma Gabriel si fa trovare pronto.
Nel finale è un Lecce a trazione anteriore con Babacar, Farias, La Mantia, Lapadula e Falco ma c’è troppa confusione e deve arrendersi.

SQUADRA – Partita che lascia una sensazione di inadeguatezza, le assenze di Petriccione e soprattutto di una guida come Lucioni si sono avvertite sin troppo e questo spaventa. Il Lecce non può più aspettare nessuno, servono giocatori pronti e la società farà uno sforzo per cercare di mantenere la categoria.
Donati scalpita, voci di mercato danno Ionita vicino al Lecce. Meluso è già al lavoro.

SINGOLI – Liverani – Fa quel che può con quello che ha. L’emergenza costringe a scelte obbligate ma la sensazione è che non si possa fare a meno di almeno un giocatore tra Falco e Farias che salti l’uomo. Leone ferito
Gabriel – Oggi ha grandi responsabilità. Disastroso.
Falco – Se sta bene deve giocare, non ci sono in squadra giocatori con il suo talento.
Rossettini – Senza Lucioni al suo fianco, esattamente come in coppa Italia, è un altro giocatore. Pecorella smarrita.