Le pagelle di Pisa-Lecce: Lucioni è insuperabile, Coda ha il sangue freddo del bomber

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Lucioni

GABRIEL 6,5: tanti tiri dalla lunga distanza, troppo poco per un portiere come lui. Nel finale, deve mettere tranquillità alla difesa con qualche uscita. Sono tre gare consecutive senza subire gol.

MAGGIO 7: a 39 anni, dopo tre giorni, è di nuovo in campo a coltivare il sogno della Serie A. La sua è una partita di attenzione sulle avanzate di Lisi. Di esperienza ferma Palombi solo davanti alla porta, a nostro parere senza fare fallo sull’ex Lecce.

LUCIONI 8: monumentale. Altra grandissima prestazione da leader in mezzo alla difesa. La chiusura su Palombi è magistrale, si immola per la sua maglia.

PISACANE 5,5: soffre tanto le strappate di Palombi. Si fa ammonire al 33′ e questo gli costa la sostituzione. Un passo indietro rispetto alle prestazioni in maglia giallorossa (dal 46’, MECCARIELLO 7: pulito e aggressivo. Il mister lo sceglie per dare tranquillità al reparto difensivo. Le palle alte sono sue, Palombi non tocca più un pallone tanto da costringere mister D’Angelo a sostituirlo).

GALLO 6: la stanchezza si fa sentire anche per un giovane come lui. Non riesce a mantenere le giuste distanze, Birindelli lo supera varie volte nel primo tempo. Si incaponisce su qualche giocata palla al piede con il rischio di lasciare scoperta la squadra.

MAJER 6,5: oramai è insostituibile. Dalle sue parti, c’è un certo Lisi e lui, quando può, dà a manforte a Maggio. Nel secondo tempo, si fa vedere anche in area di rigore avversaria. Peccato per qualche pallone sbagliato sulla corsia laterale (dal 70’, TACHTSIDIS 7: perfetto. Centimetri, fosforo e bravura nella gestione del pallone. Il suo ingresso è stato determinante nei minuti finali).

HJULMAND 7- : ha dato legnate. Gucher è un avversario ostico e lui non si lascia intimorire. Raddoppia su tutti e spezza i pericoli dei toscani. Peccato per qualche pallone sprecato, ha sofferto la pressione dei centrocampisti avversari. Fa una cosa da giocatore navigato sul finire, un’ammonizione per interrompere la ripartenza e perdere tempo.

BJORKENGREN 7: sembra esile ma quando picchia si fa sentire. Mette una pezza alle sbavature di Gallo, sgroppa in campo per recuperare la posizione. Mena chiunque gli capiti vicino.

HENDERSON 7,5: nel momento di maggior difficoltà, si prende la squadra in mano e si procura il rigore della vittoria. Quel ruolo sembra cucito appositamente per le sue caratteristiche. Viene a ricevere palla e allunga la squadra (dall’88’, NIKOLOV S.V.).

PETTINARI 6,5: è difficile sfuggire alle marcature strette dei difensori neroazzurri. Con caparbietà, fa ammonire i giocatori avversari. Le poche occasioni giallorosse partono e finiscono con i suoi piedi (dal 70’, RODRIGUEZ 7: ancora una volta, entra lui e gli avversari vanno nel panico, i suoi strappi fanno la differenza. Giocate da calciatore di categoria superiore, così come nell’occasione del rigore. Peccato per qualche pallone gestito male nel finale).

CODA 7,5: non era facile battere il calcio di rigore. Lui, però, è un leader ed un bomber di categoria. Segna con facilità il calcio dal dischetto senza farsi assalire dalla tensione, palpabile anche sulla faccia di mister Corini. Per il resto, poche palle giocabili anche se in alcuni minuti, ha fatto reparto da solo (dall’88, STEPINSKI S.V.).