Le pagelle di Lecce-Brescia: Rodriguez sugli scudi, brutta prestazione dei senatori

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Rodriguez

Le nostre pagelle dopo la gara disputata dal Lecce contro il Brescia:

GABRIEL 5,5: Mai disturbato nella prima frazione di gioco. Poteva fare di più sul primo gol del Brescia, incolpevole sul pareggio di Aye.

MAGGIO 6: Partita ordinata e pulita, buona progressione palla al piede e buoni cross. Qualche responsabilità sulla marcatura leggera di Aye in occasione del gol.

LUCIONI 6: Buona prova per il centrale giallorosso. Sempre in anticipo e attento sulle sgroppate di Aye.

PISACANE 5,5: Qualche sbavatura di troppo dalle sue parti. Bisoli è un osso duro così come Donnarumma. Tiene bene nell’uno contro uno. Qualche errore di posizionamento sui cross dalla destra.

ZUTA 6: prova tutto cuore e muscoli. Prendere botte, cade e si rialza. Non pervenuto in fase offensiva, dietro, dalla sua parte, non si passa.

HJULMAND 6,5: Sontuoso come sempre. Giocate e personalità da veterano. Calcio pulito e testa alta. Quando passa a giocare nel ruolo di play, crea situazioni di gioco e smista palla ai compagni.

TACHTSIDIS 5,5 (dal 46’, HENDERSON 6: cerca di spaccare la partita randellando e disegnando ottime traiettorie. Suo l’assist per il raddoppio. Si è rivisto il giocatore delle prime giornate. Peccato la brutta gestione del pallone finale): Male, insufficiente la sua prova. Nessuna giocata degna di nota, tranne un’apertura d’esterno per Bjorkengren. Viene sostituito a fine primo tempo.

Bjorkengren, ph. Andrea Stella

BJORKENGREN 6,5 (dal 71’, NIKOLOV 6): prova box to box. Corre, pressa, gioca palla, si inserisce e mena a destra e a manca. Bravo a buttarsi in area e a segnare il suo primo gol in maglia giallorossa.

MANCOSU 5 (dal 46’, MAJER 6: intensità e rabbia. Entra per dare equilibrio al centrocampo. Buona prova dopo giornate no): il capitano non si è visto. Lento, macchinoso e statico. Non arrivano palle giocabili ma lui non fa molto per ricercarle. I pochi palloni toccati, li gioca male.

STEPINSKI 5,5 (dal 46’, RODRIGUEZ 7: l’uomo in più. Il giocatore ovunque. Indemoniato, a tratti indisciplinato, cattivo e rabbioso. Giocata dopo giocata, rete dopo rete, ricorda sempre di più un grande della storia giallorossa): tanta voglia ma poca incisività. Ha l’occasione per portare il Lecce in vantaggio ma la spreca. Certo, i palloni in attacco non arrivano.

CODA 6 (dall’89’, GALLO S.V.): primo tempo giocato sulla falsariga della partita contro l’Ascoli. Vale lo stesso discorso per Stepinski, poche palle in attacco. Nel secondo tempo, si accende anche lui. Pronti via e costruisce l’azione per il gol del vantaggio.