Il Lecce da trasferta mette in riga anche la Fiorentina! La Mantia si riprende l’attacco. Le pagelle

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Firenze – Un Lecce cinico, concreto e quasi mai in affanno sbanca l’Artemio Franchi di Firenze e l’immagine più bella la regala a fine partita in un capannello in cui urla, si dimena, si cerca e si abbraccia. È la vittoria dei valori e del sacrificio, è la vittoria di un gruppo, che dopo l’abbuffata di complimenti di inizio campionato che suonavano come un requiem anticipato, inizia a raccogliere i primi frutti e risponde presente ad un campionato di altissimo livello.
Undici dei quattordici punti totali raccolti in trasferta e sempre in trasferta registra il quinto attacco assoluto del campionato.

PRIMO TEMPO – Nel Lecce fuori Falco, Majer, Mancosu e Lapadula. Liverani schiera Farias e La Mantia dal primo minuto. In casa viola si segnala l’assenza di Chiesa e Pezzella.
Dopo 4 minuti, Milenkovic impegna da fuori area Gabriel che si distende e mette fuori.
All’11esimo è il turno di Lirola ma il suo diagonale si spegne a lato.
La Fiorentina parte forte e fa capire agli ospiti la voglia di riscatto dopo le ultime due sconfitte.
Il Lecce non riesce a uscire dalla propria metà campo e non riesce il fraseggio in fase offensiva, tant’è che il primo tiro si registra al 31esimo ad opera di Farias dalla lunga distanza.
Al 39esimo grande colpo di testa di Dalbert che la piazza sul palo più lontano ma la sfera sfila a lato con Gabriel immobile.

SECONDO TEMPO – Nella Fiorentina esce Ribery per infortunio ed entra Boateng.
Il Lecce rientra in campo più convinto dei propri mezzi e al 50esimo trova il vantaggio con una insaccata di La Mantia che avvia l’azione in maniera caparbia e la conclude su cross di Shakhov.
Reazione rabbiosa dei viola con Gabriel che se la ritrova addosso e d’istinto respinge da distanza ravvicinata su Vlahovic.
Squadre allungate e schemi saltati.
Al 71esimo ancora Vlahovic che in torsione la gira in porta su cross di Dalbert ma spara alto.
Al 80esimo Dragowski si concede una gita fuori area con Babacar che anziché concludere subito perde il tempo e la palla.
Al minuto 89 ancora Babacar che ruba palla all’ultimo uomo viola e si ritrova da solo davanti all’estremo difensore ma calcia malamente e Liverani diventa una iena.
Forcing finale dei padroni di casa ma non c’è più tempo.

SQUADRA – La partita dell’Artemio Franchi è la vittoria delle idee e della coesione di squadra. Oltre ai meriti del tecnico vanno riconosciuti quelli dei ragazzi che l’anno scorso hanno conquistato un sogno e con caparbia si sono conquistati una maglia da titolare e la considerazione del massimo campionato italiano. I salentini, come sottolineato dal tecnico, partono sulla carta un passo indietro rispetto a quasi tutte le squadre di A ma con questo atteggiamento c’è da scommettere che potrà conquistare maggiore considerazione anche dalla stampa nazionale.

SINGOLI – Liverani – Un leone in gabbia. I microfoni di Dazn scandiscono le urla del tecnico romano che riecheggia persino in telecronaca. Trasmette serenità e pretende personalità. Martello.
La Mantia – Oggi i titoli dei giornali locali sono per lui. Potrebbe sicuramente far meglio nell’arco dell’intero match, ma l’azione del gol ha restituito l’immagine del campione che Lecce ha consacrato nella scorsa stagione. Il soldato Ryan.
Tachtsidis – Padrone del centrocampo giallorosso, la marcatura non lo spaventa. Fa sentire il fisico agli avversari, intercetta e sbaglia poco in fase di costruzione. Baluardo.
Rossettini-Lucioni – Menzione speciale per la coppia difensiva che ottiene il primo clean-sheet della stagione e fa salire la squadra evitando grattacapi maggiori. Titani.
Babacar – Doveva essere la star della formazione ma a causa di una condizione fisica per nulla brillante non è al livello dei suoi compagni nonostante la voglia di essere protagonista. Deve decidere cosa vuole fare da grande. Torna a casa Baba.