Cicerello, Fersini, Guadalupi e Monaco: Simboli azzurri di un settore giovanile che c’è

0
2294

Il Lecce Berretti

Lecce – Partiamo dalla fine, da oggi: Andrea Cicerello, Marco Fersini, Luca Guadalupi e Gianmarco Monaco sono stati convocati nella nazionale under 18 di Lega Pro. Un riscatto per un settore giovanile che in tanti hanno più volte definito inadeguato senza prendersi la briga di andare almeno una volta a vedere una partita della Berretti al Colaci di Calimera

Nel calcio attuale, pienamente calato nel contesto di crisi finanziaria che sta danneggiando tutti i settori dell’economia, è impensabile che una società come quella del Lecce non voglia puntare sul settore giovanile per rifornire di talenti la prima squadra e, perché no, per ottenere qualche plusvalenza in grado di dare un po’ di respiro al bilancio societario. Negli ultimi dieci anni, il Lecce è passato dalla storica Primavera che, sotto la guida di Roberto Rizzo, ha conquistato per due anni consecutivi il titolo di Campione d’Italia alle ottime Berretti di Toma e Pasculli passando da alcuni anni in cui, per motivi ignoti, per il settore giovanile giallorosso si è preferita la via dell’anonimato. 

Smantellamento a tempo determinato – Come detto in precedenza, proprio lo ‘smantellamento’ (o presunto tale) della Berretti è stata una delle principali critiche rivolte alla famiglia Tesoro rea, secondo alcuni, di aver messo in atto un vero e proprio esodo dei protagonisti della cavalcata dell’anno scorso in cui il sogno scudetto è svanito a pochissimi passi dal traguardo, dopo aver ottenuto statistiche e risultati storici per tutta la durata della regular Season. In tutta la fase a gironi, infatti, Malcore e compagni hanno lasciato per strada solo quattro punti non perdendo mai, pareggiando due volte (negli ultimi due turni quando il primato era più che consolidato) e vincendo con risultati tennistici il resto delle partite mantenendo, tra l’altro, il migliore attacco e la migliore difesa di tutti i gironi della categoria. Se è vero che in estate sono partiti dal Salento quasi tutti i membri della Berretti dei record, è anche vero che quasi tutti i ragazzi sono andati via con la formula del prestito secco dicendo solo un arrivederci, e non un addio, alla maglia giallorossa. Si è permesso ai ragazzi, in altri termini, di andare a confrontarsi con scenari più importanti e consoni al loro livello per poi tornare al Lecce con un po’ di esperienza in più e, magari, pronti per aggregarsi alla prima squadra. Gli unici che potrebbero aver chiuso definitivamente la loro esperienza salentina sono, oltre a Di Mariano ceduto alla Roma a titolo definitivo, Luperto (su cui il Napoli ha un diritto di riscatto della metà) e Todisco (che il Genoa ha già preso in comproprietà). Nessun giocatore è stato ceduto a squadre i cui settori giovanili sono allo stesso livello (o ad un livello inferiore) della Berretti giallorossa: chi è partito si è aggregato alle prime squadre, alle formazioni Primavera e, nel caso di Luperto, ci sarà anche l’esperienza nella Next Generation Series (la Champions League dei settori giovanili).

Astri nascenti nella galassia giallorossa – Nonostante la decisione di mandare quasi tutti i giovani a “farsi le ossa” altrove, il settore giovanile giallorosso si è saputo rifornire dalle altre formazioni giallorosse (in particolare dagli Allievi) con il risultato che è tutt’altro che morto e continua a lottare con le unghie e con i denti occupando le prime posizioni della classifica. Monaco e compagni, infatti, continuano, come i loro predecessori, a dare del filo da torcere a tutti gli avversari nonostante, quasi ogni domenica, debbano giocare contro squadre aventi età medie superiori di almeno un anno e mezzo rispetto a quella dei giallorossi. Oltre ai quattro convocati, il Lecce può vantare una lunga lista di giovani talenti di cui sentiremo sicuramente parlare tra non molti anni. Mister Pasculli e il suo vice Dell’Anna, infatti, possono contare anche sulla fantasia di Montinaro, sull’abilità in mezzo al campo di Parlati, sulle sfuriate di Versienti sulla fascia destra, sulla sicurezza della coppia Risolo-Cassano centrale di difesa, sulla prepotenza offensiva di altri tempi di Persano e sull’autorità tra i pali di Chironi senza dimenticare Gaetani, Zocco, Sindaco, Morello e tutti gli altri ragazzi che, quando sono stati chiamati in causa, si son fatti trovare sempre pronti. Al momento, il Lecce dei ragazzini (rispetto ai tesserati delle altre squadre, si intende) occupa il quarto posto in classifica e potrebbe stare più in alto se alcuni episodi fossero stati dalla sua parte, per esempio, nella partita contro il Foggia e nella partita di Ischia dove, al di là del risultato, i ragazzi di Pasculli si sono resi protagonisti di una grande prestazione.

Il settore giovanile del Lecce, quindi, è tutt’altro che morto. Probabilmente, come si dice in giro, sono nomi ancora poco conosciuti, ma alzi la mano chi conosceva, subito dopo il loro arrivo nelle giovanili giallorosse, i vari Falco, Malcore, Falcone e, prima ancora, i vari Bojinov, Vucinic, Rosati e Pellè. Sono ragazzi di valore che con il tempo miglioreranno e, sicuramente, in molti arriveranno in prima squadra. Tutto è opinabile, lo è il giudizio sui singoli come quello sul modulo di gioco, ma prima di esprimere giudizi troppo frettolosi conviene documentarsi con i propri occhi. Altrimenti si rischia di fare una gran figuraccia.

In bocca al lupo, per concludere, ai convocati e a tutti i ragazzi del settore giovanile che sono il nostro futuro.

{loadposition addthis}