La buona volontà non basta ancora: a Lecce passa il Catanzaro.

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Dopo l’avvio di campionato disastroso, il Lecce è chiamato ad una reazione nella sfida contro il Catanzaro in cui mister Moriero si gioca una fetta importante della sua panchina. In un Via del Mare orfano della Curva Nord per l’ultima volta in campionato e con un settore ospite più popolato del solito, Moriero si affida al 4-4-2 inserendo Bleve in porta al posto di Perucchini; difesa a quattro con D’Ambrosio, Ferrero (al posto di Vinetot), Martinez e Nunzella; per il centrocampo il mister risolve l’emergenza inserendo Amodio al centro al fianco di Salvi con Bellazzini e Melara sulle fasce e un attacco composto da Zigoni e Miccoli.

Dopo un minuto di silenzio dedicato al campione di Motonautica Paolo Zantelli tragicamente scomparso una settimana fa sul circuito dell’Idroscalo, la partita inizia con il Lecce che prova subito a pressare e a mantenere il possesso palla. Alla prima occasione per il Catanzaro, però, i calabresi passano con un contropiede che si concretizza con un cross di Martignago verso Marchi che sfugge alla marcatura di Nunzella e batte di testa Bleve per l’uno a zero ospite. Dopo il goal subito, il Lecce accusa il colpo e si fa schiacciare dal Catanzaro che potrebbe ancora passare al minuto 10 ma Fioretti, su suggerimento di Martignago, manda di poco alto. Cinque minuti più tardi, il Lecce prova a reagire con Miccoli aggancia un suggerimento di Nunzella ma, dopo un dribbling su un difensore, il suo tiro viene deviato in corner. Al ventunesimo Catacchini serve Fioretti che, lasciato colpevolmente solo dai giallorossi, si presenta di fronte a Bleve che blocca a terra un rasoterra debole. Sul capovolgimento di fronte, sugli sviluppi di un calcio d’angolo di Bellazzini, il portiere del Catanzaro anticipa in presa alta Zigoni. Stessa sorte tocca ad una punizione di Miccoli dalla trequarti. Al trentacinquesimo si presenta la più nitida delle occasioni per il Lecce. Nunzella si disimpegna bene sulla sinistra e serve Miccoli che, attraverso Zigoni, fa arrivare il pallone a Bellazzini. Il tiro dell’ex Cittadella, però, viene deviato dal portiere Bindi in corner. Sullo stesso contropiede Miccoli accusa un problema muscolare ed è costretto a lasciare il posto a Beretta. Al 43′, lo stesso Beretta conquista una punizione dal limite ma Bellazzini si fa parare il tiro in tuffo. In conclusione di primo tempo, il Lecce prova ancora a pressare ma il Catanzaro si chiude in difesa e lascia scorrere il tempo fino al fischio dell’arbitro.

Il secondo tempo inizia con il Lecce che pressa da subito e conquista un corner. Dalla bandierina si presenta Bellazzini che lancia verso Amodio. L’ex Napoli allunga verso D’Ambrosio che insacca per il pareggio giallorosso. Dopo l’uno a uno, il Lecce orfano di Miccoli continua a pressare e ad impensierire i giallorossi di mister Brevi. Al quarto d’ora della ripresa, Amodio rimane a terra ma il Catanzaro continua a giocare provando un contropiede. La difesa giallorossa è in difficoltà e Ferrero commette un brutto fallo su Benedetti che gli costa il secondo giallo (il primo era stato per uno screzio con un avversario a gioco fermo). Moriero cambia Amodio per Vinetot ma cinque minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio di punizione, è il francese a farsi scappare Fioretti che, con un diagonale, batte Bleve. Il nuovo vantaggio del Catanzaro taglia le gambe al Lecce che, in inferiorità numerica, appare di nuovo in confusione e in difficoltà quando si tratta di rientrare per fronteggiare i tentativi offensivi degli avversari. Moriero prova ad inserire Ferreira Pinto al posto di uno stanco Bellazzini ma, un minuto dopo, anche D’Ambrosio si fa espellere per un fallo su Vitiello chiudendo, di fatto, la partita. Al minuto 37, Zigoni prova a finalizzare in acrobazia un cross di Melara ma la sua conclusione è debole. I giallorossi ci provano fino alla fine ma l’inferiorità numerica impedisce di ottenere il pareggio. La partita finisce due a uno per il Catanzaro. Il Lecce perde la sua quarta partita consecutiva pur facendo vedere qualcosa di buono nella prima parte del secondo tempo. L’assenza di Miccoli sembra aver dato una scossa ai giocatori che, però, hanno accusato il colpo per le espulsioni e il secondo goal subito. Ancora una volta, anche nella fase più propositiva dei giallorossi, si è sentita l’assenza di una punta di peso in grado di finalizzare le trame di gioco viste. Per la partita di Perugia, il Lecce deve ripartire di quanto buono visto oggi che dimostra la presenza di singoli validi che dovranno essere la base da cui ripartire una volta per tutte.

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