Carlo Cottarelli: “Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere”

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Primo appuntamento della seconda edizione del Think Tank “Pensare il contemporaneo”, ciclo di incontri organizzati da AFORISMA School of Management e Polo bibliomuseale di Lecce


Lecce – Al via la seconda edizione del Think Tank “Pensare il contemporaneo”, il ciclo di incontri organizzati da AFORISMA School of Management e Polo bibliomuseale di Lecce.

 Il primo appuntamento, in programma il 16 dicembre dalle 16 alle 18 nell’auditorium del Museo provinciale “Sigismondo Castromediano”di Lecce, vede come ospite d’eccezione Carlo Cottarelli, direttore del nuovo Osservatorio sui Conti Pubblici dell’Università Cattolica di Milano, che, alla presenza degli allievi dei Master AFORISMA, presenterà il suo ultimo libro “Pappagalli e pachidermi. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere” (Feltrinelli, 2019).

Carlo Cottarelli, laureato a Siena e alla London School of Economics. dopo aver lavorato alla Banca d’Italia e all’Eni, dal 1988 è al Fondo monetario internazionale. Su nomina del Governo, è stato commissario straordinario per la revisione di spesa da ottobre 2013 a novembre 2014, nonché autore di numerosi saggi e ricerche.

Pensato per sviluppare un pensiero critico, cogliere i cambiamenti in atto e generare idee di valore sui temi di attualità politica, economia, produttività, società e lavoro, il Think tank, ovvero il “serbatoio di pensiero”, sarà guidato da ospiti illustri come politici, accademici, manager, giovani innovatori che si distinguono – o si sono distinti – per i contenuti umani, culturali e professionali delle loro storie di vita, per quanto realizzato e per il concreto impegno civile – oltre che politico – espresso. Lo faranno facilitando il dialogo, stimolando alla riflessione e al confronto.

E infatti, in quella che è una vera e propria operazione verità, Carlo Cottarelli dibatterà con gli allievi dei Master AFORISMA su alcune delle distorsioni riguardanti la realtà economica italiana propagate dai social network e, spesso, ampiamente utilizzate dalla stampa. Distorsioni considerate verità assolute, fuori discussione. Un tempo chiamate “bufale”, oggi chiamate “fake news”.

Pregiudizi sulle banche, che non prestano soldi; invenzioni sui tecnocrati incapaci e corrotti (che ci hanno fatto entrare nell’euro a un cambio sbagliato) o sulle pensioni (secondo cui i problemi del nostro sistema previdenziale non derivano dall’invecchiamento della popolazione e dal crollo delle nascite, ma dalla perfidia di qualche ministro dell’austerità).

E poi ci sono le bugie sull’Europa e sul complotto dei poteri forti, oscure potenze nordiche che vogliono affamare i paesi mediterranei. Se vogliamo capire l’economia italiana e mondiale, dice Cottarelli, è importante separare la verità dalle esagerazioni, create ad arte sui social e sui media tradizionali, per indirizzare l’opinione pubblica secondo strategie ben definite.

Con un’analisi limpida e schietta, l’autore ci aiuta a distinguere il vero dal falso e a riconoscere le bufale che compromettono la nostra capacità di scegliere.

Un’analisi spietata dei pregiudizi, dei luoghi comuni e delle bugie che inquinano i social, i giornali e i talk show, per separare quello che c’è di vero dalla menzogna. E avere le idee più chiare sul futuro che vogliamo.