Squinzano, crisi della giunta Miccoli… tanto rumore per nulla

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consiglio squinzano miccoliSquinzano (Le) – Se i fatti che stiamo per raccontarvi riguardassero un film, quest’ultimo potrebbe intitolarsi “Intrigo a Palazzo di città”. Chi scrive invece si limiterà ad informarvi, nella maniera più fedele possibile, sullo svolgimento del Consiglio Comunale che si è tenuto nella mattinata di ieri. Prevista all’ordine del giorno la discussione sull’approvazione del bilancio di previsione 2014. Le voci, riguardanti un’eventuale caduta dell’amministrazione, hanno fatto sì che vi fosse un pubblico stranamente numeroso per quelli che sono gli standard delle presenze, in quest’ultimo periodo, ai consigli comunali.

Prima dell’inizio dei lavori alcuni esponenti dell’associazione AICS – associazione italiana cultura e sport, hanno parlato dell’iniziativa “Posto Occupato” che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne.

Il plauso di tutti i gruppi presenti verso l’iniziativa e l’apprezzamento per il lavoro svolto dall’AICS, rappresentata dal suo presidente, Fernando Melendugno, chiude il prologo del consiglio comunale.consiglio squinzano

In realtà, tutti aspettano l’inizio del dibattito vero e proprio da dove si potrà capire che aria tira e quale sarà il risultato del confronto tra le ormai dichiarate due anime della maggioranza e la composita ed eterogenea opposizione.

In consiglio si dipana la discussione dei vari punti all’ordine del giorno; ogni tanto il dibattito s’infiamma per poi ricadere nelle scaramucce solite fino a quando, partendo dal punto riguardante il piano di alienazione degli immobili comunali ed il successivo riguardante l’approvazione del bilancio di previsione, si arriva finalmente a scoprire le carte in tavola e a palesare nomi e cognomi dei due consiglieri di maggioranza in aperto contrasto con il timoniere Miccoli, già da tempo sulla bocca di tutti: la presidente del Consiglio Comunale, Fernanda Metrangolo, e il consigliere, Umberto Carrozzo.

La discussione sul bilancio è a dir poco ispida: da una parte il consigliere Gianni Marra che, appena ricevuta la parola, attacca a testa bassa, argomentando punto per punto le sue perplessità sul documento, e dall’altra l’assessore Claudio Taurino che risponde con la veemenza che gli è propria alle argomentazioni dell’ex sindaco. Naturalmente non è stato solo un discorso a due, quasi tutti i rappresentanti dell’opposizione ed alcuni della maggioranza hanno espresso le loro tesi e convinzioni sull’argomento. La lunga via crucis é giunta infine alle dichiarazioni di voto, precedute dall’intervento finale del sindaco Miccoli il quale, invitando i due dissidenti a votare contro il bilancio di previsione, li ha esortati ad avere il coraggio delle proprie scelte e di percorrere fino in fondo la strada intrapresa, se fermamente convinti delle loro idee. Sia la presidente Metrangolo sia il consigliere  Carrozzo hanno risposto al sindaco, dichiarando le ragioni del loro dissenso dovuto alla scarsa collegialità con cui il sindaco opera nella sua maggioranza, dichiarando inoltre di votare in maniera favorevole al bilancio per la massima stima verso l’assessore al bilancio e verso lo staff, che fa capo al responsabile Rosafio, che ha contribuito alla redazione di tale documento.

Queste le fasi salienti del consiglio comunale, tanto atteso, da cui risulterebbe vincitore, il sindaco Miccoli, e sconfitti il consigliere Umberto Carrozzo e la Presidente del Consiglio Comunale Fernanda Metrangolo.

Se così fosse, la considerazione su quanto accaduto sarebbe sicuramente riduttiva; da questo confronto nella maggioranza di governo non vi sono né vincitori né vinti; neanche l’opposizione può considerarsi soddisfatta da quanto accaduto. Chi è stato demandato al governo della cittadinanza deve operare consapevole di dover poi rendere conto del proprio agire che deve svolgersi sempre nella massima collegialità. Compito dell’opposizione è quello di vigilare e scannerizzare ogni atto amministrativo sulla base di un progetto, che può essere affine o diverso, e porre le basi per quell’alternanza che è il sale della democrazia.

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