Porto Cesareo, il comitato “Albachiara” si oppone al ricorso al TAR

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Frontespizio Municipio

Porto Cesareo (Le) – A seguito del commissariamento del Comune di Porto Cesareo e della decisione  presa dal sindaco Salvatore Albano insieme agli amministratori di presentare un ricorso al Tar (e se necessario al Consiglio di Stato) contro la decisione di scioglimento del Consiglio Comunale , si esprime il comitato di opposizione Albachiara:

“Le motivazioni che hanno portato a tale epilogo sono molteplici, tutte derivanti da un coacervo di situazioni legate ad indagini della magistratura che hanno decimato l’attuale giunta, ad oggi sospesa, poi alle dimissioni dei vari consiglieri di opposizione a cui non sono seguite surroghe accettate da altri aventi diritto e infine ad una situazione precaria legata a consigli comunali indetti, presso il Comune di Porto Cesareo, con mancanza del numero legale consiliare in prima convocazione, stante la spada di Damocle dei consiglieri surrogati i quali di fatto sono stati considerati come già integrati nell’indire i consigli comunali, seppur i consiglieri surrogati si siano resi dimissionari immediatamente e puntualmente, ex post, la prima riunione consiliare indetta dalla giunta, ad oggi sospesa.(…). E ancora: “Il Sindaco Dottor Albano e i consiglieri in carica sospesa hanno adito, conseguentemente alla decisione di commissariamento, le vie del TAR di Lecce per opporsi alle decisioni del Prefetto di Lecce e del Ministero competente. Il 21 Gennaio 2015 vi sarà l’udienza relativa a tale ricorso, seppur è da evidenziare come il giudice del TAR in prima istanza abbia già rigettato la richiesta dell’avvocato che difende il Sindaco e i Consiglieri Comunale di Porto Cesareo, cioè quella relativa alla sospensione immediata dell’atto di commissariamento del Comune di Porto Cesareo emesso dal Prefetto di Lecce”. 

Il comitato Albachiara  sceglie di costituirsi nel procedimento pendente presso il TAR di Lecce, a sostegno della decisione del Prefetto di Lecce e del Ministero degli Interni e di schierarsi, pertanto, contro la decisione del sindaco e dei consiglieri comunali: “La scelta è dettata dalla meditata e serena convinzione che Porto Cesareo abbia bisogno di riprendere un cammino politico, amministrativo e democratico che risollevi il Paese urgentemente da una condizione di precarietà , al fine di poter permettere di operare scelte importanti e improcrastinabili e risolvere problemi annosi che mettono in serio pericolo il futuro sociale, economico e di immagine della marina Cesarina“. 

Il comitato lancia poi un appello, rivolto a tutti i cittadini che vogliano costituirsi dinanzi al Tar di Lecce, invitandoli a farlo entro e non oltre la data del 10/01/2015.

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