Politica, per tutte le donne d’Europa: fatevi avanti, nonostante tutto

1
285

Negli ultimi anni è cresciuto il numero delle donne con cariche politiche, ma c’è ancora tanta strada da fare. Dal 1995 al 2019 le donne in Parlamento sono passate dall’11,3% al 24%. I Ministeri più rappresentati dalle donne sono la Famiglia, Ambiente e Affari sociali, tutti dicasteri senza portafoglio.

I numeri di donne Capi di Stato e di Governo sono molto contenuti.

L’Italia ha avuto la prima donna Ministro nel 1976 durante il governo Andreotti e si trattò di Tina Anselmi, partigiana eletta con la Democrazia Cristiana con incarico alla previdenza sociale e poi altre due volte alla Sanità, da dove accompagnò l’Istituzione del servizio sanitario Nazionale, ma solamente nel 1993 ci furono i primi tentativi per aumentare il numero delle donne in politica attraverso l’introduzione delle quote di genere a loro riservate.

Colpisce la segregazione delle donne intorno ai temi del sociale, della cura, la scuola, la salute, la prova vivente di una società che ancora non riconosce l’autorevolezza femminile, nonostante i risultati portati avanti dalle donne e lo stesso Ufficio d’impatto del Senato ha scritto: “Le cariche di maggior rilievo politico paiono continuare ad essere appannaggio prevalente degli uomini”.

Nel misurare la parità di genere in politica ci si può limitare ad una questione meramente quantitativa? Serve occupare quanti più seggi possibili? Ci sono paesi in cui la parità di genere non ha alcuna rilevanza proprio perché gli stessi Parlamenti contano poco, altri paesi in cui è stato fatto poco o nulla per far avanzare i diritti delle donne. Il dato quantitativo ci racconta una realtà sociale che negli anni sta cambiando, ma cosa sta garantendo?

E’ evidente una direzione verso la cura e tutte le tematiche che ruotano attorno a questo concetto. In Italia il Ministero della Difesa è stato affidato per la prima volta a una donna nel 2014 con Roberta Pinotti. Il Ministero degli Esteri è stato guidato da tre donne: Susanna Agnelli, Emma Bonino e Federica Mogherini. Il governo Renzi è stato l’unico nella storia repubblicana ad affidare i ministeri della Difesa ed Esteri a due donne, mai nessuna donna ha guidato il Ministero dell’Economia e delle Finanze a differenza di altri Paesi europei come Germania, Svezia, Francia, e Finlandia.

Un progresso lento, certamente grandi nomi, grandi donne e che hanno apportato dei reali cambiamenti nel modo di concepire alcune problematiche ne abbiamo viste e vogliamo continuare a vederne tante.

“In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna”. (Margaret Thatcher).

Insegnante, Coordinatrice Assistente Sociale e Mediatrice presso Comunità Educativa Kalika. Redattrice Paisemiu.com

1 COMMENTO

  1. Volevo solo dire pochissime cose, innanzitutto ringraziare la Regione Emilia-Romagna, perch non la prima volta da quando sono responsabile dell Ufficio di Milano e anche da prima, come responsabile stampa per l Italia, che facciamo delle iniziative insieme alla Regione, in particolare insieme alla sessione europea. Spero per la conclusione degli incontri della sessione europea di ottobre di poter venire a conoscervi di persona, perch gli incontri di persona nonostante tutto, nonostante la necessit di distanziamento fisico, sono secondo me pi fruttuosi e pi interessanti degli incontri on line Volevo ringraziare il presidente, la consigliera Montalti, la vicepresidente Elly Schlein, che conosciamo bene al Parlamento europeo come lei conosce bene noi, e volevo dire che se tutte le Regioni fossero come l Emilia-Romagna nell ascoltare le indicazioni che vengono dall Europa e nel dare seguito, dialogare e mettere in atto quello che il Parlamento europeo e la Commissione europea ci chiedono di fare, se tutte le Regioni fossero cos virtuose saremmo sicuramente un Paese con molti meno problemi.

Rispondi a Italy_Jobs2022 Cancella commento

Per favore scrivi un commento valido!
Inserisci il tuo nome qui

Convalida il tuo commento... *

CONDIVIDI
Previous articleEmergenza Ucraina, al via raccolta di beni di prima necessità a Campi Salentina
Next articleL’Associazione EDELA a tutela degli orfani di femminicidio