Messuti (Sentire Civico): “All’amministrazione leccese abbiamo consegnato dei gioielli. Ma non lo hanno compreso”

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Lecce –  Ancora buio pesto sulla gestione dei beni comunali a Lecce. In attesa di conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione Comunale guidata da Carlo Salvemini, prende la parola Gaetano Messuti, leader di Sentire Civico, che si domanda e domanda a Sindaco e Giunta: “Per quanto dovremo assistere ancora alle pantomime delle passeggiate sociali, degli incontri allargati in cerca di idee per gestire i beni della città, all’apparente coinvolgimento di associazioni territoriali di area? Per quanto ancora dovremo assistere allo spettacolo di un’amministrazione che delega, invece di proporre, invece di adoperarsi in cerca di soluzioni ed idee? Ad oggi ci troviamo difronte ad un vano divagare di chi invece di participare e portare Lecce a manifestazioni turistiche come la  Bit, invece di preoccuparsi di trovare gestori o buyer di competenza internazionale che siano in grado di intercettare quote di turismo  in Europa o in Oriente da traghettare nella nostra città, invece di creare rapporti e relazioni turistiche ed internazionali, si ciondola nelle realizzazioni e rappresentazioni di colorati teoremi, affascinanti forse, ma molto lontani dalla praticità della vita reale”.
Poi continua nella nota diffusa agli organi di stampa: “Amministrare vuol dire proporre, studiare, esporsi, metterci la faccia in prima persona, con cognizione di causa e senso di responsabilità, per permettere  ai nostri straordinari contenitori culturali, di fare un salto di qualità. Un esempio che parli per tutti? L’Apollo! Il teatro emblema della storia culturale di Lecce, non lo avevamo pensato per i saggi di danza, sinceramente  pensavamo a qualcosa di più prestigioso. Amministrare una città come Lecce, impregnata di cultura e storia, richiede soprattutto un’esperienza di largo respiro. Va bene tutto certo,  anche associazioni di area se queste servono per formare un gruppo di consenso, ma amministrare è davvero un’altra cosa, soprattutto è una cosa seria.
La vera sfida che mi sarei aspettato da questa amministrazione? Quella di sprovincializzare la gestione dei contenitori culturali. Lecce stessa è un contenitore naturale di risorse culturali e storiche, ogni scorcio, ogni via del centro storico, oltre ai classici monumenti, rappresenta uno spunto per uno slancio ed un’iniziativa che possa avere risalto a livello turistico. I nostri imprenditori in questo hanno dato grande dimostrazione, intercettando idee che a noi stessi spesso sono sfuggite ma, se l’amministrazione  non segue ed asseconda lo spirito pionieristico dei cittadini stessi, se gli assessori non fanno in modo di creare un palcoscenico nel quale ogni cittadino possa essere attore, il lavoro degli imprenditori stessi è monco e faticoso.
Il turismo leccese – conclude l’avvocato Messuti – potrebbe essere un modo  per creare economia e posti di lavoro ma sopratutto servizi indirizzati ad una vocazione turistica e se si riuscisse a lavorare con concretezza in questo direzione, anche il problema della ricerca dei servizi nei confronti dei lavoratori della Lupiae, non rappresenterebbe più un  problema”.