Lilla, associazione politico-culturale chiude il suo primo anno di attività

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Proprio in questi giorni, Lilla – associazione politico e culturale nata a Leverano, ma con raggio d’azione decisamente molto più ampio che travalica i confini della provincia di Lecce – festeggia il suo primo anno di attività. E sin dai suoi primi passi, Lilla ha dimostrato di avere un retroterra culturale e delle proiezioni ideali ed ideologiche di grande rilievo.

Il suo presidente e leader, l’avvocato Giovanni Biasi – che ha esperito studi classici ed ha vissuto in contesti professionali di alto profilo – è stato varie volte consigliere comunale dell’amministrazione leveranese, assumendo la carica di Presidente del Consiglio Comunale tra il 2015 ed il 2017. Ma c’è di più. Biasi ha una tradizione familiare in ambito politico e culturale di tutto rilievo: il padre Antonio, oltre a rivestire la carica di dirigente scolastico, è stato più volte sindaco di Leverano e, a metà degli anni ’80, prima assessore e poi Presidente della Provincia di Lecce.

Riguardo ai riferimenti ideologici, Lilla si richiama al liberalismo sociale, all’area della socialdemocrazia liberale, ai temi cari al Cristianesimo sociale; guarda alle esperienze delle democrazie del nord Europa e con un’attenzione particolare alle istanze ambientaliste.

L’idea portante di questa associazione è quella che l’Italia potrà crescere solo se cresce il Sud, ossia solo se verranno eliminate e sanate tutte quelle sacche di povertà, di arretratezza, di assenza di servizi, di disoccupazione e abbandono scolastico, di criminalità, che affliggono più della metà del nostro Paese.

Peraltro, nelle proiezioni di questa associazione, lo Stato deve essere più snello, meno centralizzato e meno burocratizzato. Si è dell’opinione, infatti, che nell’attuale assetto questo si presenta macchinoso, inefficiente, inefficace e, quindi, terreno fertile per le varie forme di corruzione.

Oltre a ciò Lilla parte dalla convinzione che la politica deve riguardare il benessere totale del cittadino e, richiamandosi a famoso discorso di Robert Kennedy, anche Lilla non considera il Prodotto Interno Lordo (PIL) l’unico indicatore da prendere a riferimento per misurare la crescita ed il benessere delle persone.

Da questi concetti si è declinata la proposta politica di Lilla, che nell’ultimo anno si è concretizzata nell’organizzazione di un buon numero di eventi e convegni, diretti a creare un ponte con i cittadini; un ponte che favorisca un rapporto dialogico e costruttivo nel solco tracciato dal gruppo dirigente, con in testa Giovanni Biasi, il suo portavoce ufficiale. Vari i temi trattati in pubblico. Tra questi, ne ricordiamo alcuni, quali appunto: “Quale futuro per la politica italiana?”, “Dal Sud al Mondo. Un’Utopia realizzabile”, “1979-2017: Meridione una questione ancora aperta”.

Per altro verso, Lilla si è anche mossa in maniera molto vivace, da un lato, sui social network, riuscendo a guadagnarsi numerosi e qualificati consensi, dall’altro, ha gestito un’intensa attività di public relation, che si è dispiegata su una fetta di territorio di non poco rilievo.

Ed è da tutto questo che prende il via il secondo anno di azione di Lilla, che vedrà un’accelerazione e ed un’ulteriore articolazione delle sue iniziative, al fine di divulgare ancor di più i suoi valori e renderli ancora più aderenti ai tempi che stiamo vivendo.