Lecce, striscioni di CasaPound contro il pre-dissesto: pagheranno cittadini e dipendenti

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Lecce“Pre-dissesto: pagano i leccesi”, “Pre-dissesto: tasse più alte” e “Pre-dissesto: pagano i dipendenti”, sono questi i testi degli striscioni affissi da CasaPound in vari punti della città per protestare contro la scellerata decisione del primo cittadino leccese, Carlo Salvemini, di avviare la procedura per il pre-dissesto del Comune di Lecce.

“Quest’amministrazione comunale continua a farsi beffe dei cittadini leccesi – dichiara Matteo Centonze, responsabile di Casapound – mostrandosi totalmente incapace di gestire la crisi di liquidità del Comune. La scelta di attivare la procedura per il predissesto non rappresenta che un ulteriore fardello sul groppone dei cittadini, nei confronti dei quali lieviteranno le aliquote dei tributi locali, accompagnate da una drastica diminuzione dei servizi a disposizione della comunità”.

“La funzione di chi si assume l’onere di amministrare una città dovrebbe essere quella di trovare strumenti alternativi al pre-dissesto in grado di comporre le crisi – aggiunge Danilo Biagioli, referente di Cpi – che non comportino una ricaduta sulle tasche dei cittadini. L’avvio della procedure di pre-dissesto oltre che essere totalmente a svantaggio dei cittadini, rappresenta un danno non indifferente anche per le tasche dei dipendenti comunali, nei confronti dei quali saranno inevitabilmente effettuati tagli agli stipendi, oltre che l’eliminazione totale delle indennità accessorie, per ben quindici anni”.