Il Comune di Novoli sarà commissariato. Per l’opposizione è tutta colpa di chi ha governato in maniera scriteriata

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Novoli (Le) – Il Comune di Novoli attende il Commissario. Il Prefetto di Lecce, in seguito alle dimissioni di Gianmaria Greco da Sindaco di Novoli ed alla successiva sfiducia dell’opposizione formalizzata presso uno studio notarile e protocollata stamane, ha provveduto a nominare la dott.ssa Paola Mauro quale Commissario chiamata a traghettare il Comune alle prossime elezioni che, salvo improbabili ma pur sempre possibili disposizioni da parte del Governo – quando ci sarà un Governo!!! – non dovrebbero aver luogo prima di maggio – giugno 2019.

La notizia del commissariamento era già nell’aria, in seguito alla rinuncia di Greco, come anzidetto, lo scorso 5 aprile; sarebbero poi dovuti trascorrere venti giorni prima che avvenisse l’insediamento del Commissario, tempo in cui Greco e la sua Giunta avrebbero potuto amministrare l’ordinario o, addirittura, trovare accordi tali da tornare a garantirsi la maggioranza in consiglio con conseguente revoca delle sue dimissioni.

Ma i consiglieri di opposizione, con una nota depositata stamane al Protocollo dell’Ente (n. 5230 del 09/04/2018), hanno formalizzato le proprie dimissioni dando luogo all’immediato scioglimento del Consiglio Comunale.

Federico Sozzo – Cambia Novoli

Un vero e proprio atto di sfiducia al Sindaco – ha dichiarato in una nota l’Avv. Federico Sozzo di Cambia Novoliche di fatto anticipa di venti giorni la fine ufficiale del mandato di Gianmaria Greco e di quello che era rimasto della sua compagine elettorale. Da oggi, a causa del modo scriteriato con cui Novoli Protagonista ha amministrato in questi tre anni, l’ente sarà commissariato. Non cadrò nel tranello di coloro che – prosegue Sozzo – seppur al governo del paese da tantissimi anni, cercano oggi, tramite i social e la carta stampata, di alzare polveroni finalizzati a confondere i novolesi, tentando di scaricare le responsabilità e le conseguenze della “loro” scellerata gestione della cosa pubblica su chi non intende più concedere margini di fiducia, anche minimi. Per il nostro paese si apre una fase nuova che mi auguro porti ad un maggiore coinvolgimento dei cittadini affinché possano direttamente contribuire ed essere realmente partecipi delle scelte che riguarderanno il futuro della nostra comunità”.

Gianfranco Fiore – Francesca Ingrosso Novoli in testa

Rivendicano le loro ragioni anche i consiglieri di opposizione Gianfranco Fiore e Francesca Ingrosso, Novoli in testa. L’accusa è quella di aver riportato indietro il paese di vent’anni e di non essere stati in grado di valorizzare il “fuoco buono della Fòcara”, trasformandolo, come hanno dichiarato in una nota congiunta i due consiglieri, nel “fuoco di Nerone” a causa dei guai che hanno riguardato dapprima la Fondazione Fòcara, anch’essa commissariata e poi le sorti del palazzo. “Una fine annunciata dagli stessi protagonisti – dichiarano Ingrosso e Fiore – un’amministrazione priva di qualsiasi programmazione strategica per la crescita del territorio, dilaniata all’interno da insanabili conflittualità generate da una totale incapacità di amministrare la cosa pubblica e promuovere politiche condivise, che ha saputo a malapena gestire il ricco pacchetto di progetti ereditati dalla precedente compagine amministrativa, già finanziati”. È dunque mancata secondo i due la coesione all’interno del gruppo di maggioranza che ha portato a discutere su tutto: “dalla lottizzazione sulla rimodulazione della pianta organica fino allo scriteriato piano traffico, tutto gestito con atti frettolosi, spesso illegittimi, mai condivisi, generando solo una letale frammentazione nell’intera comunità, che porta all’ “un contro l’altro armati”.

L’accusa è di non aver fatto un passo indietro per tempo, conclude la nota: “Incapaci perfino di rinunciare alla poltrona di fronte ad una crisi amministrativa irreversibile, che si protrae da mesi, e che se gestita con un minimo di amore per la comunità, come qualcuno vorrebbe ostentare, avrebbe potuto riportare la comunità alle urne in tempi brevi, senza invece dover subire un commissariamento di oltre un anno, con grave pregiudizio per l’ottenimento dei numerosi finanziamenti messi a disposizione dalla comunità europea e dalla regione Puglia.

Ed ora passano il tempo giocando al loro sport preferito, lo “scarica barile”, rimbalzandosi le responsabilità l’un l’altro, mentre la comunità langue, con le tasse alle stelle, senza un bilancio approvato, con una pianta organica ridotta al minimo, non più in grado di far fronte alle esigenze tecnico amministrative ordinarie.

Si prospetta pertanto un periodo di transizione e di attesa per il comune di Novoli, con l’intera comunità che giorno dopo giorno dovrà fare i conti con tutte le conseguenze di questa grave instabilità politica.