Pagliaro: “Abbazia di Casole, tesoro da salvare”. Fu distrutta dai turchi, ora abbandonata , ma ha una grande storia

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“Nel Salento, terra dall’immenso patrimonio storico e culturale, nei dintorni di Otranto, ci sono i resti di una struttura che fu il fiore all’occhiello dei monasteri e delle biblioteche d’Europa, parliamo dell’Abbazia di San Nicola di Casole.

Costruita nel 1098 da Boemondo I, uno dei comandanti della prima crociata, fu data ai monaci basiliani. In pochi anni diventò il fulcro della cultura greca nel Salento e il Monastero più importante dell’intero meridione a tal punto che Papa Bonifacio IX, viste le doti dei monaci “casoliani” diede loro il compito di dirigere vari monasteri sparsi in Italia.

La peculiarità più importante della struttura era la valorizzazione della cultura ed offriva gratuitamente a chi lo richiedeva l’insegnamento della lingua e della letteratura greca tra cui lo studio di Aristotele e Platone; divenne uno dei più importanti centri letterari e all’interno nacque il Circolo Poetico che non studiava soltanto argomenti religiosi ma anche profani e portò avanti la tradizione della lingua bizantina.Un centro all’avanguardia che però subì l’assedio dei Turchi e fu distrutto; Papa Clemente VII successivamente diede il via alla ricostruzione dell’Abbazia ma ricostruì soltanto la chiesa. Nulla tornò come prima e nel 1800 fu completamente abbandonata.

Attualmente è possibile visitare le rovine e ne vale la pena perché sono intrise di storia; è uno dei luoghi italiani che meriterebbero una ristrutturazione e una valorizzazione certosina perché è una delle culle culturali più importanti dell’intero Paese. Tante sono state le parole ed i buoni propositi ma sono svaniti nel nulla e rischiamo di perdere questo importante documento storico, culturale, e artistico, o ciò che è rimasto, a tal proposito ci facciamo promotori di un’azione mirata al recupero del luogo che deve ritrovare l’antico splendore. È un atto dovuto a chi ci ha preceduto, a chi verrà dopo di noi, ed è una giusta causa per salvaguardare la nostra identità”.

Così Paolo Pagliaro dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia e Presidente MRS.