Firmato un protocollo d’intesa per l’adozione di un codice di comportamento, contro le molestie sessuali e il  mobbing sul lavoro

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Lecce – A Palazzo Adorno, è stato sottoscritto, un Protocollo d’Intesa tra Provincia di Lecce e Consigliera di Parità, promotori dell’iniziativa, Regione Puglia e Confindustria Lecce.  Con questo atto, i sottoscrittori riconoscono il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori ad essere trattati con dignità, e ad essere tutelati nella propria libertà personale; a denunciare le eventuali intimidazioni o ritorsioni subite sul luogo di lavoro derivanti da atti ostili o comportamenti molesti. I lavoratori hanno diritto ad un ambiente di lavoro sicuro, sereno e favorevole alle relazioni interpersonali, su un piano di uguaglianza, reciproca correttezza e rispetto; il dovere dei lavoratori e delle lavoratrici nonché delle imprese a collaborare per il mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali, basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.

L’accordo è stato sottoscritto dal Presidente della Provincia di Lecce, Stefano Minerva, dalla Consigliera di Parità  Filomena D’Antini,  da  Sebastiano Leo, Assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia e dal Presidente di Confindustria Lecce, Nicola Delle Donne.

“Nelle disposizioni comunitarie – si legge nel Codice –  si intendono per molestie sessuali ogni atto o comportamento indesiderato, anche verbale o connotazione sessuale, arrecante offesa alla dignità ed alla libertà della persona che lo subisce, ovvero che sia suscettibile di creare un ambiente di lavoro intimidatorio, ostile o umiliante nei suoi confronti”. Per mobbing, si intendono:” atti di comportamenti discriminatori o vessatori protratti nel tempo, posti in essere nei confronti di lavoratrici e lavoratori, da parte di datori di lavoro o da soggetti in posizione sopra-ordinata, da colleghi, o da sottoposti nei confronti del superiore, che si caratterizzano come vera e propria persecuzione psicologica o di violenza morale. Esso è caratterizzato da una serie di atti, atteggiamenti o comportamenti, aventi connotazioni aggressive, denigratorie e vessatorie tali da comportare un degrado delle condizioni di lavoro e atti idonei a compromettere la salute e la professionalità, la dignità dei lavoratori nell’ambito dell’ufficio, reparto, ecc. di appartenenza, o addirittura tali da escluderla dal contesto lavorativo di riferimento”.

Il Presidente Stefano Minerva, ha evidenziato quanto sia importante e necessario dare concretezza al Protocollo, e quanto sia necessario che tutti i soggetti coinvolti, si impegnino a dare ampia divulgazione al Codice di Comportamento all’interno dei propri Enti e Aziende del territorio. Questo può essere fatto anche attraverso delle assemblee informative, congiunte con le organizzazioni sindacali territoriali, per diffonderne la conoscenza tra i lavoratori e le lavoratrici. Inoltre, al fine della risoluzione delle situazioni che dovessero crearsi, le figure di riferimento sono: la Consigliera di Parità e il Responsabile delle Risorse Umane o chi, nell’ambito aziendale, viene delegato.