Comune di Lecce e Arca Sud Salento: impegno congiunto per rigenerare la vita sociale dei quartieri

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Lecce – Promuovere la socialità e contrastare il degrado dello spazio pubblico nei quartieri periferici: due obiettivi che Arca Sud Salento e Comune di Lecce hanno scelto di perseguire insieme, nelle aree urbane dove sorgono condomini di edilizia residenziale pubblica, coinvolgendo il vivace tessuto delle associazioni e delle organizzazioni no profit della città.

Con la firma del Protocollo d’intesa di oggi, sottoscritto anche dalle associazioni degli inquilini degli alloggi popolari Arca, si condivide l’impegno a concedere in comodato gratuito i locali al piano terra dei condomini di edilizia residenziale pubblica ad associazioni di volontariato, organismi no profit con scopi sociali, cooperative sociali e organismi del terzo settore, che svolgano attività sociali, ricreative, culturali e sportive, di cittadinanza attiva, di promozione della pace e della solidarietà, di contrasto alla povertà educativa e all’emarginazione sociale, aperte ai quartieri e ai suoi abitanti. Il Comune di Lecce si adopererà per indicare ad Arca Sud le richieste delle associazioni meritevoli di sostegno e le cui attività sono patrocinate dall’Ente (a garanzia del valore sociale delle stesse) e concederà l’esenzione dei tributi comunali (Imu e Tasi) relativi agli immobili oggetto di concessione in comodato.

L’iniziativa coinvolgerà i quartieri San Massimiliano Kolbe, San Giovanni Battista, San Sabino e San Pio, nei quali si trovano i condomini Arca Sud che presentano al piano terra locali destinati ad utilizzi diversi dalla residenzialità. Oggi questi spazi, in gran parte inutilizzati o sottoutilizzati, generano una sensazione di abbandono e degrado, in aree di per sé caratterizzate dall’assenza di luoghi e attività di aggregazione e da difficoltà di incontro tra gli abitanti. Una politica di rigenerazione delle relazioni sociali nei quartieri, dunque, con la quale Arca Sud e Comune scelgono di mettersi fianco a fianco per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, scegliendo di andare oltre la risposta al bisogno primario della casa, per costruire comunità più coese, vivibili, solidali.

Chi governa la città sa quante siano le richieste che giungono da parte di associazioni di poter disporre spazi per le proprie attività e per farne la propria sede – dichiara il sindaco Carlo Salvemini –   Spesso questo bisogno insoddisfatto è uno dei principali ostacoli che si frappongono tra la buona volontà e l’effettiva possibilità di svolgere delle attività. Il Comune purtroppo non riesce a raccogliere tutte le richieste, per questo l’opportunità che ci è offerta da Arca da una parte risponde a questo bisogno, dall’altra è funzionale alla rigenerazione sociale oltre che urbanistica dei quartieri. Perché lì dove si insediano attività culturali, associative, sportive, sociali, lì si innescano momenti di aggregazione, di socialità che sono fondamentali per dare una pluralità di funzioni ai nostri quartieri che spesso, per trasformazioni che si sono succedute negli anni, assolvono una funzione meramente residenziale. Sappiamo invece che i quartieri vivono e si animano laddove le relazioni si intrecciano e dove alle attività di residenza si affiancano quelle di commercio e le attività associative. Da questo punto di vista le prime iniziative che sono in questi mesi germogliate sono per noi particolarmente importanti, se volessimo utilizzarne una come riferimento guarderemmo a quella in atto a Piazzale Cuneo, se noi riuscissimo a riprodurre tante Piazzale Cuneo nella nostra città, sicuramente ricuciremmo i tessuti di relazione sociale fiduciaria fra cittadini e amministrazioni e tra cittadini e cittadini. La cosa più bella che ci siamo sentiti dire è stata che grazie al progetto riuscito di Piazzale Cuneo i vicini di casa sono scesi in strada per la prima volta e si sono conosciuti tra loro”.

Questo protocollo punta alla rigenerazione dei quartieri che hanno altissima densità abitativa ma presentano una povertà di piccoli spazi pubblici quali gli esercizi di vicinato, gli spazi ricreativi, i luoghi dove poter svolgere attività culturali, di volontariato, creative – dichiara l’assessore alle Politiche Urbanistiche e Innovazione sociale Rita MigliettaÈ un paradosso perché questi quartieri son pieni di edifici molto alti e popolati che si affacciano su un patrimonio inestimabile di spazi pubblici che però al momento sono circondati da piani terra vuoti, inutilizzati. Favorendo la rigenerazione di questi locali abbiamo l’obiettivo di venire incontro a quelle associazioni che non hanno la forza di sostenere affitti a prezzi di mercato ma hanno forza creativa, di volontà e voglia di svolgere attività di interesse pubblico in questi quartieri. E questo è in linea con le iniziative dell’amministrazione, che puntano a incoraggiare il senso di riappropriazione degli spazi pubblici nelle periferie. Dalla piazzetta che cinge un palazzo residenziale alle piccole attrezzature sportive, se una associazione può avere uno spazio al piano terra che vi si affaccia è anche probabile che si senta incoraggiata a far rivivere quello spazio”.

È una iniziativa che abbiamo pensato insieme all’amministrazione comunale per scongiurare il degrado che alcune volte colpisce questi locali, che si trovano in aree al momento non attrattive dal punto di vista commerciale – dichiara l’amministratore unico di Arca Sud Alberto ChiriacòIl primo motivo che ci ha spinto a pensare di affidarli alle associazioni è quello di render più possibile vivi i quartieri dove si trovano, facendo in modo che la loro attività possa consentire di sottrarli al degrado e agli usi impropri, a vantaggio di chi abita il patrimonio immobiliare pubblico. Questa iniziativa non sarebbe potuta nascere in così breve tempo se il Comune non ci avesse supportato da subito, soprattutto garantendo l’esenzione dal pagamento dell’Imu e delle tasse comunali a cui sono sottoposti questi locali”.