Campi Salentina, diritto di replica ad Alfredo Fina

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Alfredo FinaCampi Sal.na (Le) – All’indomani delle elezioni amministrative abbiamo incontrato il neo vicesindaco  ed assessore alle attività produttive Alfredo Fina, fatto oggetto, nel corso della campagna elettorale, di attacchi veementi da parte dei suoi ex alleati all’interno dell’assise comunale cittadina.

Quali considerazioni si sente di fare, sulla campagna elettorale appena trascorsa?
“La campagna elettorale appena trascorsa dovrebbe già essere un capitolo chiuso, ciò però non avviene perché, stante il risultato, perdere per soli 17 voti è un boccone molto duro da mandare giù. Ad un certo punto io credo che, per il bene di una comunità intera, ci sia il bisogno di voltare pagina. Il periodo elettorale appena trascorso, malgrado i nostri sforzi tesi ad avere un confronto leale e sereno con la parte a noi avversa, è stato attraversato da veleni, attacchi personali e bugie di cui io stesso sono stato fatto oggetto. Le due parti in lizza, sia quella che ha vinto, sia quella che ha perso, hanno buoni motivi per avviare un processo di analisi ed anche di autocritica del lavoro svolto; i primi perché il risultato conseguito potrebbe essere oggetto di continui attacchi  tendenti a minare quella autorevolezza necessaria nell’amministrare la cosa pubblica; i secondi  probabilmente hanno maggiori difficoltà ad incassare una sconfitta di misura,tanto per usare un gergo calcistico, che può impedire di analizzare con lucidità i fatti per come si sono succeduti ed i mille errori fatti”.
Come si esce secondo lei da una situazione simile?
“Per uscire da una situazione simile, chi governa deve iniziare a lavorare, e lavorare bene, anche per ampliare la base del proprio consenso. Dall’altra parte, come ho detto prima, bisogna fare autocritica ma, se si pensa di ascrivere i motivi della propria sconfitta ad un comportamento fraudolento, al limite della legalità della parte avversa, non se ne esce più. Noi della lista Ripartiamo da Campi, anche se abbiamo cercato di dare equilibrio alla nostra azione divulgativa, sicuramente abbiamo fatto molti errori nell’esporre il nostro progetto; dall’altra parte abbiamo assistito ad un continuo attacco anche personale ai nostri candidati,  insinuando il sospetto e l’odio. Tutto ciò ha impedito ai cittadini di avere una serenità tale da evitare di essere trascinati nel gorgo della faziosità”.
Secondo lei la differenza può essere stata determinata dai programmi elettorali delle due compagini?
“Probabilmente sì. Infatti da una parte c’erano progetti e programmi chiaramente populistici e di difficile realizzazione, lontani dalla realtà del nostro territorio. Dall’altra, c’era la consapevolezza di un momento duro da raccontare alla gente, stante la situazione comunale veramente grave in cui tutti dovevamo e dobbiamo rimboccarci le maniche, per poter riprendere un cammino virtuoso che  esalti le specificità di Campi, sprovvisto della centralità che lo ha sempre contraddistinto rispetto ai comuni vicini”.
Tutti si aspettavano una reazione più veemente alle accuse rivoltele nei vari comizi, ci vuole spiegare la ragione di questa sua reazione tiepida?
“Colgo l’opportunità offertami dal vostro giornale per rispondere alle accuse che mi sono state rivolte; ho preferito non farlo in piazza,  per non fomentare gli animi, contribuendo anch’ io ad alzare la tensione in paese, portato ormai nei rapporti umani in una logica da guelfi e ghibellini,  imperante in quel momento. Perciò ho voluto far passare la campagna elettorale prima di dire la mia. A chi si ritiene defraudato voglio dire che può avvalersi degli strumenti democratici esistenti per far valere i propri diritti, senza far passare l’idea,  con l’aiuto di alcuni media decisamente di parte, che chi ha vinto sia un’accozzaglia  di gente pronta a fare brogli per la brama di potere,  dando con questo atteggiamento da irresponsabili  un’immagine sbagliata del proprio paese. Sono stato accusato di aver fatto degli accordi molto tempo prima della campagna elettorale con il professore Egidio Zacheo, prima che lo stesso avesse maturato la decisione di candidarsi come primo cittadino. Mi si accusa di essere stato io a non volere le primarie, mentre è da ben due anni che insieme al mio movimento le proponevano, ritenendole uno strumento democratico per la scelta del candidato sindaco.

Lettera Fina rimpicciolitaIo ho chiesto le primarie a tutti i livelli, prima al leader locale della mia parte politica, cioè Massimo Como, poi ad Antonio Gabellone. Prima a livello verbale nel settembre 2013, poi in una lettera datata 25 gennaio ed alla quale non ho ricevuto risposta. Continuare con queste logiche non ha senso, è solo un modo di tenere la campagna elettorale aperta! La campagna elettorale è terminata il 25 maggio ed ha vinto per soli 17 voti la coalizione capeggiata da Egidio Zacheo! Bisogna farsene una ragione, fare autocritica ed andare avanti, senza farsi prendere dal proprio egocentrismo. Bisogna dare a chi ha vinto la possibilità di governare e di mantenere le promesse fatte,  non solo per il proprio elettorato ma per tutta la cittadinanza”. 

Ci vuole illustrare in breve su cosa verterà la sua attività amministrativa?
“Il mio specifico settore amministrativo sarà quello delle attività produttive e dell’agricoltura. Cercheremo di favorire nuovi insediamenti non in monopolio,  ma creando un vero e proprio distretto produttivo. Metteremo mano al piano commerciale, migliorandolo nelle caratteristiche abbozzate dall’assessore Sirsi. Per quello che riguarda l’agricoltura ci sarà bisogno di una riqualificazione delle aree lasciate quasi incolte attraverso la cooperazione, che pur essendo un concetto prettamente di sinistra è una strategia che mi piace. La nostra zona artigianale dovrà diventare punto nevralgico di uno scambio sinergico tra diverse realtà imprenditoriali,  come quello aeronautico  decisamente trainante in questo particolare momento. Ed altri ne verranno sino a quando, come succede oggi passando per la zona artigianale, non si vedranno affissi i cartelli di affittasi o vendesi,  perché faremo in modo che il lavoro ritorni a fare pulsare quell’area”.

Salutiamo il vicesindaco Fina augurandogli buon lavoro.

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