Assegnazioni case popolari a Lecce: “un preoccupante immobilismo” per Roberto Giordano Anguilla (FdI)

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Lecce – In commissione Servizi Sociali, presieduta dal consigliere Borgia per via dell’assenza del presidente Citraro, si è tornato a parlare degli alloggi popolari e delle graduatorie per le nuove assegnazioni che oscillano, ormai da tempo, tra un lentissimo scorrimento e la totale paralisi.

Un esempio fra tutti, a riguardo, è il rione San Pio su cui, in una nota alla stampa, il consigliere di Fratelli d’Italia a Palazzo Carafa, Roberto Giordano Anguilla, accende un faro.

“In via Dalmazio Birago – scrive Giordano Anguilla – è inspiegabilmente ferma la consegna di 20 nuovi alloggi, praticamente completati e pronti all’uso. C’è li, ormai da tempo, anche una gru che costa, giorno dopo giorno, ingenti somme di denaro pubblico; aggiungo pericolosamente ferma, perché più volte i residenti della zona hanno segnalato che in presenza di forte vento oscilla scompostamente. Intorno alle case il degrado assoluto: erbaccia e sterpaglia che potrebbe prendere fuoco.
Un vero e inspiegabile spreco, un immobile che così com’è, pronto e abbandonato, si presta giocoforza a essere invaso abusivamente.
Sull’altro lato del rione, via Pozzuolo, angolo via Carafa per l’esattezza, c’è da completare invece l’abbattimento delle 10 palazzine da 6 alloggi ciascuna, operazione propedeutica alla costruzione di 24 nuove dimore nello stesso sito.
Spostandoci di poco, in via Vespasiano Genuino (meglio nota come Via Indino) sarebbero previsti ulteriori 11 nuovi alloggi , anche lì previa demolizione dell’esistente.
A questo punto, ci domandiamo da tempo e lo ribadiamo anche oggi, posto che le opere succitate sono tutte coperte da finanziamenti regionali ricadenti all’interno del Piano nazionale di edilizia abitativa, e questo è confermato dalle tabelle del Piano OOPP triennale del comune di Lecce, cosa impedisce ai lavori di proseguire ?
Perché ciò che è praticamente pronto non viene consegnato? Perché gli abbattimenti e le nuove costruzioni non vengono posti in essere?
E ancora: perché tanti immobili che basterebbe sistemare con poco non vengono manutenuti e messi nelle disponibilità dell’Ente al fine dello scorrimento delle graduatorie?
Sono anni ormai che poniamo queste domande senza risposta”.

“Non c’è un cronoprogramma chiaro – continua il Consigliere di Fratelli d’Italia – e siamo lontani anni luce da quanto illustrato a parole sulle linee programmatiche 2019-24 del Carlo Salvemini bis.
In ultimo sia fatta chiarezza su chi occupa abusivamente gli immobili e chi è moroso.
Non si faccia di tutta l’erba un fascio.
Un conto sono i cittadini che hanno titolo a godere della casa ma hanno maturato morosità o arretrati oppure ancora hanno ereditato l’immobile dalla madre o il padre, deceduto e con lo stesso convivente (casi previsti dalle legge), e devono regolarizzare la propria posizione , altro chi occupa abusivamente senza alcun titolo ne requisito. Lo Stato non sia forte con i deboli e debole con i forti”.