Visti da vicino – Giorgio Guerrieri ci racconta i suoi faticosi e meravigliosi anni nella danza

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Giorgio Guerrieri con il sindaco di Novoli, Marco De Luca

Rientrato da pochi giorni in Salento per una breve vacanza, il danzatore Giorgio Guerrieri, di origine novolese, piccolo ma importante paese del Nord Salento, ci concede un’intervista.

Come e quando nasce il suo amore per la danza?

Inizia all’età di cinque anni, dopo aver visto, a Novoli, un saggio della scuola di danza di Bianca Milli. Posso dire che è stato un vero e proprio colpo di fulmine, perché ricordo che durante lo spettacolo mi si illuminarono gli occhi e chiesi ai miei genitori di poter imparare a danzare. Bianca Milli è stata la mia prima insegnante.

Quando ha compreso che questo sarebbe diventato il suo lavoro?

Ho iniziato ad avere un approccio molto più serio all’età di dieci anni, quando per mia scelta mi sono avvicinato al mondo della danza classica e, dopo un’audizione, sono stato ammesso alla scuola del Balletto del Sud del maestro Fredy Franzutti, a Lecce. Qui, ho iniziato davvero a comprendere, anno dopo anno, che questo sarebbe stato il mio futuro, il mio lavoro, molto impegnativo ma anche molto ricco di soddisfazioni.

Quanto tempo della giornata dedica a questa attività e qual è stato il momento più difficile? 

Direi davvero molte ore, soprattutto da quando ho intrapreso gli studi nella prestigiosa Accademia di danza del Teatro alla Scala di Milano, alla quale sono stato ammesso dopo un’impegnativa audizione. Così, a quattordici anni ho preso l’aereo e sono andato a vivere da solo a Milano. Il momento più difficile è stato quello del Covid, perché, costretto come tanti miei colleghi e colleghe ad allenarmi in casa, in uno spazio piuttosto piccolo e con la sola sbarra, seppur seguito on-line dai miei insegnanti, ho messo a dura prova la mia concentrazione, ma fortunatamente, la mia grande passione mi ha permesso di andare avanti e superare anche questo ostacolo.

Oggi il suo accento non è propriamente salentino, perché?

Dopo essermi diplomato, ho deciso di approfondire alcuni temi specifici della danza e ho trascorso questi ultimi due anni in Portogallo, nel Conservatorio Internazionale di Balletto e Danza Annarella Roura Sanchez, per seguire dei corsi di perfezionamento, che hanno consentito di migliorarmi sotto alcuni aspetti e fare amicizia con ballerini e ballerine provenienti da varie parti del mondo.

Sappiamo che sta già iniziando a raccogliere i primi frutti dei suoi sacrifici, vero?

Sì, è vero. Nel luglio del 2022 sono stato premiato dal Comune di Novoli, per meriti artistici ed il sindaco Marco De Luca mi ha consegnato una targa. Ancora, la scorsa estate, la prima ballerina ed insegnante della scuola di Hong Kong, Venus Villa, è venuta in Portogallo e mi ha affidato il ruolo del principe nel balletto di Cenerentola. È stata una bellissima esperienza, non solo perché ho avuto la possibilità di vedere questo importante luogo della Cina ma perché ho danzato con lei, una ballerina di acclarata fama e sono stato accolto dal pubblico con molto entusiasmo.

Lei per ben due edizioni ha ballato nel programma di Roberto Bolle, cosa può raccontarci?

Ho avuto il piacere di ballare nel programma tv, che viene trasmesso su Rai Uno il 1°gennaio di ogni anno, nell’edizione del 2019 ed in quella del 2021. Ho ballato sulle musiche di Marracash e su quelle di Colapesce Dimartino. È stata una bellissima esperienza formativa.

Qual è il danzatore al quale si ispira?

Il danzatore che in questo momento si avvicina di più ai miei gusti è Osiel Gouneo, primo ballerino del Bayerisches Staatsballett in Germania. Mi piace molto la sua tecnica e quando ballo cerco di ispirarmi a lui, ovviamente anche Roberto Bolle è uno dei miei danzatori preferiti.

Cosa si augura per il suo futuro, e quali sono i suoi sogni nel cassetto?

Mi auguro di intraprendere una bella carriera, di entrare in una Compagnia di ballo e di trovare finalmente la mia stabilità economica, dopo tutti i sacrifici fatti dai miei genitori. Al momento sono molto felice perché ho firmato un contratto fino alla prossima estate con la Compagnia di balletto di Sibiu in Romania. Le mie aspettative sono molto alte, perché questa è una Compagnia che può farmi crescere molto. Già dal mese di ottobre inizieremo una tournée di tre mesi con spettacoli che faremo non solo in Romania ma anche in Germania e Lituania, dunque, una buona partenza. Per quanto riguarda i miei sogni, che comunque, piano piano si stanno realizzando, quando avrò raggiunto la mia stabilità economica e lavorativa, desidero creare una mia famiglia e restare vicino a mio fratello ed a tutti i miei cari, che mi hanno sempre sostenuto.