Parte a Novoli il corso certificato di Italiano per stranieri.

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Obiettivo: la piena integrazione della comunità di immigrati extra-comunitari

Pasquale PalombaA Novoli (Le) si registra una notevole presenza di cittadini extra-comunitari, stabilmente residenti, il cui nucleo è costituito dalla comunità di cittadini senegalesi. Sono per la maggior parte occupati nel settore del commercio ambulante e hanno scelto Novoli come base per sfruttare al meglio il “nodo” ferroviario delle FSE.

Si tratta di una presenza che – è bene ricordarlo – impatta positivamente anche sulle esangui economie del paese, considerato il loro contributo in termini di consumi e di tassazione sui redditi prodotti.

Come spesso accade, sono stati i “piccoli novolesi”, meno permeati da pregiudizi, a realizzare la più spontanea delle integrazioni, coinvolgendo i loro coetanei conosciuti a scuola nei loro giochi e nei propri momenti di spensieratezza.

Una vera integrazione non può però prescindere dalla capacità di comunicare nella lingua italiana, È con questo obiettivo che pochi mesi or sono il Comune di Novoli, con la collaborazione dell’Associazione CAMPUS GIOVANI, aveva realizzato un primo corso di Italiano per stranieri.

Ora si apre una nuova e preziosa opportunità e abbiamo incontrato Pasquale Palomba, Assessore alla Pubblica Istruzione, per farci illustrare meglio questa nuova iniziativa.

Assessore Palomba, di cosa si tratta?

È un progetto, promosso dalla Regione Puglia, organizzato dall’Ufficio Scolastico Regionale ed in fase di realizzazione dall’Istituto Comprensivo Alighieri-Diaz di Lecce. che darà la possibilità ai giovani ed adulti di recente immigrazione di migliorare le competenze in lingua italiana, in vista di un pieno inserimento professionale. Consentirà, inoltre, una più ampia diffusione della pratica della certificazione dell’Italiano L2, secondo gli standard di riferimento del Quadro Comune Europeo delle Lingue. In una prospettiva di valorizzazione delle competenze acquisite ciò ne favorirà la spendibilità nel percorso di studio e lavoro, per coloro che ne beneficeranno.

Certamente si tratta di una grande opportunità per i cittadini extracomunitari, che viene loro concessa grazie ai fondi derivanti dal “Progetto Alis”, gestiti dal CRIT (Centro Risorse Interculturali) di Lecce, che fa capo all’Istituto Comprensivo Alighieri-Diaz di Lecce.

Ci può parlare nei dettagli del progetto?

Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa tra l’Istituto Comprensivo Alighieri-Diaz di Lecce/CTP Lecce “Educazione Adulti”, il Comune di Novoli e l’Istituto Comprensivo di Novoli, lunedì 06 maggio partirà questo corso di ben 80 ore e completamente gratuito.

Si svolgerà in orario serale, dalle 19.00 alle 22.00, presso il plesso di via dei Caduti dell’Istituto Comprensivo di Novoli.

Alla fine del corso i frequentatori saranno in grado di padroneggiare l’uso della lingua italiana in situazioni quotidiane e, per chi avrà frequentato con profitto, ci sarà la possibilità di conseguire la certificazione della conoscenza dell’Italiano di livello A2 (indispensabile, ai sensi della c.d. Legge Bossi-Fini, per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno).

Come giudica il livello di integrazione di questi nostri concittadini?

Quello dell’integrazione è un processo ben avviato nel nostro paese. La comunità straniera, oramai, è parte integrante del tessuto sociale novolese. L’Amministrazione Comunale ha attuato una valida politica dell’integrazione, affinché la stessa potesse avere un’evoluzione ed una ricaduta positiva sul nostro paese. Si è cercato, altresì, di tutelare la buona salute degli immigrati, di prestare loro “consulenza gratuita” affiancandoli nelle controversie lavorative o nella stipula di contratti d’affitto ed infine di evitare qualsiasi conflitto fra gli immigrati e gli altri novolesi. Ciò è stato possibile grazie alla cooperazione con altri Enti Pubblici e soprattutto con le  Associazioni novolesi.   

Infine mi preme sottolineare come nel corso di questi anni siano state poste in essere delle iniziative culturali che hanno visto coinvolte le comunità straniere presenti nel territorio novolese e che ne hanno sicuramente favorito una sempre maggiore inclusione nella vita sociale del nostro paese. Una su su tutte il Capodanno di Pace, appuntamento che si rinnova ogni primo gennaio, da quattro anni a questa parte.

Possiamo imparare qualcosa dal loro modo di essere comunità?

Il fatto di vivere in un paese lontano da quello d’origine fa sicuramente emergere il valore della solidarietà e della condivisione. L’aiutarsi vicendevolmente, il fare fronte comune dinanzi alle difficoltà quotidiane, il fare “gruppo/insieme”.

Inoltre all’interno della comunità straniera è ancora presente quel senso di grande rispetto, quasi una forma di riverenza, nei confronti della figura della persona anziana, considerata come un punto di riferimento, come un bene prezioso, come colui che ti indica la strada maestra.

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