Veglie, macabro avvertimento ad una donna: testa mozzata di un animale nella cassetta della posta

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1953
Veglie, Lecce, Cronaca, Intimidazioni, Donna, Carabinieri
Veglie, Piazza Umberto I

Veglie (Le) – Avvertimento mafioso o macabro scherzo? Spetterà agli inquirenti stabilire se si tratti di un messaggio chiaro ed inequivocabile oppure di un gioco di cattivo gusto quello ordito ai danni di una 76enne di Veglie (C.M., queste le iniziali del suo nome e cognome) in due distinte occasioni: la prima il 29 maggio scorso, la seconda ieri mattina.

Nel primo caso (quello del 29 maggio) la donna, al rientro da un periodo di permanenza fuori sede, nella buca delle lettere, oltre alla corrispondenza ordinaria, ebbe l’amara sorpresa di rinvenire anche un involucro maleodorante. Si trattava di uno straccio dentro cui era avvolta carne macellata ed in putrefazione.

Ieri mattina, poco dopo le 9.30, una nuova “missiva”: questa volta si è trattato di una testa, presumibilmente di agnello o coniglio, mozzata. Nessun biglietto né alcuna avvisaglia o postuma rivendicazione avrebbero offerto una qualche connotazione al vile gesto.

In entrambi i casi sono stati allertati immediatamente i Carabinieri della locale stazione, al comando del M.llo Raffaele Lezzi, ora chiamati a far luce sulla vicenda che, nel peggiore dei casi, potrebbe anche avere tutta l’aria di un triste presagio.

Stando ai trascorsi dell’anziana donna, infatti, costellati più volte da querele e querelle con autorità locali ma pure con funzionari comunali o privati cittadini con cui è spesso entrata in rotta di collisione (comunque sempre e soltanto per ragioni meramente burocratiche inerenti alle molteplici proprietà immobiliari che fanno capo alla signora C.M.) non ci sarebbe da stupirsi se qualche buontempone o poco assennato cittadino pensasse di ingegnarsi in iniziative atte a far desistere l’anziana dall’incedere spedita nei suoi propositi di rivalsa, convinta, quest’ultima, di avere la ragione dalla sua parte pur avendo recentemente già dovuto patteggiare una condanna a sei mesi di reclusione (pena sospesa) perché accusata di stalking nei confronti del Comandante della Polizia Locale e di molestie ai proprietari di un B&B confinante con la sua abitazione.

Al momento, comunque, la signora C.M. ha proceduto con due distinte denunce contro ignoti. Le indagini degli investigatori, quasi certamente, non potranno non tener conto della vasta cerchia di persone che, in qualche modo, hanno, nel corso del tempo, avuto problemi con l’anziana vegliese, cercando di stabilire se realmente una certa “corrispondenza” sia solo frutto di goliardia o rechi un messaggio chiaro ed inequivocabile, tipico dello stile prettamente malavitoso, che invita il destinatario a tenere la bocca chiusa e cessare le ostilità. Pena, avere la stessa sorte dell’animale decollato.