Divertimento e violenza: il buon senso che diventa non senso

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L’editoriale

ViolenzaIn un lido vengono stuprate delle giovani turiste e allora vietiamo le feste e la vendita di alcolici; vi prego trovatemi una logica, io proprio non ci riesco.

Quando gli stupri sono avvenuti nei bagni delle scuole, nessuno ha chiuso gli istituti. Quando le violenze sono avvenute nei vagoni del treno, nessuno ha cancellato quella tratta ferroviaria. Ma perché dobbiamo sempre cadere nel ridicolo? Perché pur di far vedere che “si sta lavorando” inventiamo misure senza né capo né coda? Le feste esistono da almeno qualche secolo, l’alcol da prima, la violenza è nata con l’uomo.

Volendo poi analizzare il caso specifico: le ragazze sono state violentate a seguito dell’ingestione della cosiddetta droga dello stupro e credo, da perfetta ignorante, che poteva essere disciolta anche in una banalissima quanto innocua coca cola.

Dopo il vertice sulla sicurezza una cosa è certa: non si possono dormire sogni tranquilli perché nessuno veglia su di noi. Non mi riferisco ad uno spiegamento di forze come in tempo di regime, seppur qualche controllo in più non guasterebbe. Ciò che ci sfugge di mano è che si tratta di un vero e proprio allarme sociale che non può essere risolto con misure tampone, ridicole tra l’altro.

Sono alcol e droga la causa di questa “crisi dei valori” negli adolescenti? No, saremmo tutti degli irresponsabili se la pensassimo così. La povertà d’animo che si insinua tra i nostri figli è colpa di noi “grandi”.

Credo che bisognerebbe educare questi ragazzi alla vita! Forse insegniamo loro cosa sia il sesso, nella forma “meccanica” del termine; ma insegniamo loro che il sesso è una normale conseguenza dell’amore? Spieghiamo loro cosa sia il rispetto dell’altro, il desiderio, la passione? Facciamo vedere loro, attraverso l’esempio, cosa sia il sentimento?

No, qualche volta proprio no!

Siamo capaci di raccontargli l’amicizia, il condividere (più che link e post e su facebook) pezzi di vita con un perfetto estraneo che si trasforma in amico? Facciamo vedere loro come si può ridere a crepapelle solo stando seduti intorno ad un tavolo con una tombola e un succo d’arancia? Molto spesso la risposta è no! Il più delle volte deleghiamo a strumenti del tutto inumani la loro educazione. Strumenti dei quali noi adulti non abbiamo il controllo, che il più delle volte non sappiamo accendere o pronunciare. Ed ammetto che essere genitori ed educatori non è facile anzi, è il mestiere più difficile del mondo. Ma è nostro dovere aprire gli occhi e renderci conto che è colpa di tutti. Possiamo chiudere tutte le discoteche, i bar e i locali del mondo ma, se non insegniamo ai nostri figli che bisogna essere Uomini, avremmo fallito comunque.

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